È l’attesissimo primo album della cantante R&B etiope-americana: un disco coraggioso che la innalza al ruolo di popstar alternativa, di artista in grado di veicolare messaggi importanti.
Nei suoi 34 anni ha versato più di una lacrima e ha assaggiato l’amarezza della perdita, dell’umiliazione e dell’abbandono. Per questo lavoro ha scandagliato a fondo il bagaglio delle proprie esperienze personali e ha deciso di farlo in modo viscerale, ma con eleganza. Non a caso il titolo scelto per il suo debutto ufficiale non fa prigionieri…
(Claudio Agostoni)