Ieri il presidente keniano Uhuru Kenyatta ha annunciato l’accordo sulla distribuzione dei proventi petroliferi del paese, che arriveranno dai giacimenti di petrolio che sono stati scoperti vicino al lago Turkana nel 2012 e che si stima ammontino a 600 milioni di barili.
La regione interessata dallo sfruttamento è situata all’interno di alcune delle provincie meno sviluppate del Kenya e Kenyatta ha stimato che l’oro nero diventerà la principale fonte di introiti del paese entro il 2021. Secondo le stime, con i prezzi attuali sul mercato globale il Kenya potrebbe iniziare guadagnare miliardi di dollari all’anno già dal 2020. Proprio per questo le comunità locali reclamano un aumento delle entrate per favorire il loro sviluppo.
Il Capo di Stato keniano ha annunciato che il 75% dell’intero ammontare dei proventi andrà al governo centrale di Nairobi, il 20% al governo della provincia e il 5% alle comunità locali, come riporta la Bbc.
Nei mesi scorsi erano nate polemiche tra il governo centrale e le province interessate, in quanto Nairobi aveva tentato di ridurre le quote a loro destinate, valutando l’economia locale impreparata ad assorbire un tale afflusso di capitali in così poco tempo.
