Il Kenya ha annunciato un piano per delineare i confini di tutte le foreste del Paese e recintarle “per frenare l’invasione umana e le attività illegali”. Soipan Tuya, segretaria di gabinetto del ministero dell’Ambiente, dei Cambiamenti Climatici e delle Foreste, ha detto in una dichiarazione rilasciata a Nairobi che “ci sono diverse violazioni delle foreste che si protraggono da troppo tempo, tra cui il disboscamento illegale e la combustione di carbone di legna”, che il governo è intenzionato a fermare.
“Un’operazione di sicurezza multi agenzia per porre fine ai crimini forestali che includono lo sconfinamento, il disboscamento illegale e la combustione di carbone di legna sarà estesa a tutti gli ecosistemi forestali del Paese”, ha precisato Tuya.
Il governo sta attualmente procedendo allo sgombero degli occupanti illegali dalla foresta di Mau. Il presidente keniano William Ruto ha ordinato lo sgombero all’inizio di ottobre.
Le foreste pubbliche del Kenya coprono più di 150.000 ettari, che costituiscono il 6% dei 2,49 milioni di ettari di foreste regolamentate nella nazione dell’Africa orientale, costituite da pini, cipressi ed eucalipti. Le foreste forniscono 31,4 milioni di metri cubi di legname all’anno, a fronte di una domanda di 47 milioni, lasciando un deficit che viene coperto attraverso le importazioni dalla Tanzania e dalla Repubblica Democratica del Congo, secondo il ministero.
Il governo sta anche conducendo una campagna per piantare 15 miliardi di alberi in 10 anni, nel tentativo di aumentare la copertura forestale e di proteggere il Paese dagli effetti negativi del cambiamento climatico, compresa la siccità.