Kenya: ambiente, al via programma riabilitazione zone umide

di Valentina Milani

Il Kenya ha dato il via nei giorni scorsi alla strategia di ripristino e riabilitazione delle zone umide nel tentativo di aumentare la resilienza climatica del Paese. Soipan Tuya, segretario di gabinetto del ministero dell’Ambiente, dei Cambiamenti Climatici e delle Foreste, ha dichiarato che il Kenya ha dato priorità al ripristino delle zone umide, dato che esse costituiscono un sistema inestimabile ed efficace per la cattura e lo stoccaggio del carbonio.

“La lunga ritenzione di carbonio nelle zone umide diminuisce la quantità di carbonio atmosferico, riducendo così il riscaldamento globale”, ha dichiarato Tuya durante una conferenza sul ripristino delle zone umide a Nairobi, la capitale del Kenya.

La funzionaria ritiene che il ripristino e la riabilitazione delle zone umide avverrà nei bacini idrografici, sottolineando che l’impegno della comunità e l’applicazione della legislazione sono fondamentali per proteggere questo ecosistema vitale.

“Il coinvolgimento dei giovani e delle donne non solo contribuirà al ripristino delle zone umide, ma genererà anche reddito e mezzi di sussistenza, contribuendo così agli sforzi di riduzione della povertà alla base” ha detto precisando che il Kenya emulerà un’iniziativa di successo per il ripristino delle zone umide in Sudafrica, il Working for Wetlands in South Africa, un programma ventennale di ripristino delle zone umide che ha portato alla creazione di 37.000 posti di lavoro, soprattutto per giovani e donne.

Tuya ha osservato che la strategia contribuirà a raggiungere l’obiettivo di 15 miliardi di alberi nazionali da ripristinare, insieme agli sforzi per combattere il cambiamento climatico, in linea con gli obiettivi di riduzione delle emissioni di carbonio del Kenya.

Il programma di ripristino della vegetazione arborea nazionale da 15 miliardi, che mira a far piantare e crescere 15 miliardi di alberi entro il 2032, è stato lanciato nel dicembre 2022 dal Presidente William Ruto come misura per gestire gli impatti del cambiamento climatico.

I primi 5 miliardi di alberi saranno piantati tra il 2022 e il 2027.

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