Al-Shabaab, la milizia jihadista somala affiliata ad al-Qaeda, ha attaccato una base militare usata dagli Usa nella regione costiera di Lamu, in Kenya. L’attacco, presso la base di Camp Simba, a Manda Bay, è l’ultimo in ordine di tempo portato a termine dal gruppo jihadista da quando il Kenya ha mandato le sue truppe oltre la frontiera, in Somalia, nel 2011. In un comunicato, rilanciato dall’agenzia Ansa, il portavoce dell’esercito keniano, il colonnello Paul Ninguna, ha affermato che alle 5.30 ora locale di domenica 5 gennaio c’è stato «un tentativo di violare la sicurezza» che «è stato respinto con successo» facendo quattro vittime tra gli attentatori.
Anche l’esercito Usa ha confermato l’attacco terroristico. «Il comando Africa degli Stati Uniti conferma che c’è stato un attacco all’aeroporto di Manda Bay – ha detto un portavoce Usa –. Man mano che emergeranno fatti e dettagli, forniremo un aggiornamento». Non ci sono dettagli su eventuali vittime statunitensi e keniane. I jihadisti avrebbero però distrutto sette aerei e tre veicoli militari.
A fronte dell’attacco, le autorità di Nairobi hanno chiuso a tempo indeterminato la pista di atterraggio di Manda e hanno inoltre sospeso tutti i voli in entrata e in uscita verso la pista di atterraggio situata vicino alla base militare utilizzata dalle forze keniote e statunitensi. Le compagnie aeree private che utilizzano la pista di atterraggio, tra cui Fly 540 e Fly Skyward Express, hanno confermato la cancellazione dei loro voli per la regione costiera.