Sarà William Ruto il prossimo presidente della Repubblica del Kenya, il quinto dall’indipendenza del Paese dell’Africa orientale. Lo ha stabilito la Corte suprema del Kenya in una sentenza letta oggi dalla presidente della Corte, Martha Koome, la quale ha rigettato il ricorso presentato da Raila Odinga, che contestava i risultati elettorali ufficiali. Le prove presentate dagli avvocati di Odinga sono state tutte giudicate “inammissibili” o “non credibili”.
I giudici hanno esaminato se la tecnologia utilizzata dalla commissione elettorale abbia soddisfatto gli standard di integrità, verificabilità, sicurezza e trasparenza per garantire risultati accurati e verificabili e hanno rigettato la possibilità che vi siano stati problemi sotto questo punto di vista. La seconda questione sollevata dal ricorso di Odinga riguardava l’eventuale interferenza, con i risultati caricati sul portale della commissione elettorale, ma anche in questo caso la Corte ha rimesso le accuse sostenendo siano “senza fondamento”: non ci sono prove, secondo la Corte, che qualcuno abbia avuto accesso al sistema di trasmissione dei risultati per manomettere i risultati.
Il giudice Koome, in una pungente critica ad alcuni ricorrenti, ha messo in guardia gli avvocati dal presentare prove fuorvianti o fabbricate. In un caso afferma che le prove si sono rivelate “aria calda” (nel senso di “aria fritta”) per confondere la Corte.
Il verdetto è stato letto dalla presidente della Corte suprema del Kenya, Martha Koome, che ha riferito una versione ridotta della sentenza. La sentenza integrale sarà pubblicata nelle prossime ore.