Kenya: le proteste dei giovani vanno avanti, il presidente Ruto apre al dialogo

di claudia
william ruto

Le proteste contro l’aumento delle tasse sui beni di prima necessità proposte dal governo del Kenya, che sono andate avanti in tutto il Paese per sei giorni di fila, con due morti a Nairobi e centinaia di arresti, hanno costretto ieri il presidente William Ruto a esprimere la sua disponibilità ad impegnarsi in un dialogo con dei rappresentanti dei manifestanti.

Nel corso di una funzione religiosa a Nyahururu, nel Kenya centrale, Ruto ha elogiato i giovani per essersi interessati e aver parlato delle questioni politiche che li riguardano e secondo i media kenioti il presidente ha detto che i giovani manifestanti “hanno compiuto il dovere democratico di resistere ed essere riconosciuti, avremo un dialogo con voi per identificare le vostre preoccupazioni e lavorare insieme come nazione”.

Le manifestazioni sono state per lo più pacifiche, ma sono stati segnalati casi di utilizzo di gas lacrimogeni e idranti da parte della polizia per disperdere la folla, provocando vittime e arresti. Due persone sono state uccise dalla polizia e più di 200 sono rimaste ferite e le organizzazioni per i diritti umani hanno espresso preoccupazione per l’uso della forza da parte delle forze dell’ordine.

L’Autorità indipendente di supervisione della polizia (Ipoa), che sovrintende alle azioni della polizia in Kenya, sta indagando sulle morti causate da sparatorie durante le proteste.

La settimana scorsa il Parlamento keniano ha approvato la legge finanziaria 2024 e domani è previsto che il disegno di legge passi alla fase di commissione per gli emendamenti: i giovani manifestanti hanno promesso di accamparsi fuori dal Parlamento.

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