Nice Nailantei Leng’ete è stata inserita nella lista delle 100 personalità che ogni anno è stilata dalla rivista «Time». In Italia la sua storia non è molto conosciuta. È una storia di ribellione e di emancipazione. Ha solo 9 anni quando si ribella alla «tradizione» dell’infibulazione. «Non voglio essere tagliata. Voglio studiare», dice ai suoi genitori prima di fuggire di casa. Riesce a evitare la terribile mutilazione. Ma salvare se stessa non era abbastanza. Così inizia a negoziare con gli anziani del villaggio per convincerli a mettere in atto cerimonie che non prevedano mutilazioni. Spiega loro che evitando questa pratica si crescono ragazze più sane. Diventa così ambasciatrice di Amref Health Africa e negli ultimi anni ha salvato circa 15.000 ragazze in tutto il Kenya.
«Nice – spiegano a “Time” – è uno straordinario esempio di quelle ragazze africane che si ergono da sole contro le ingiustizie. Dopo la perdita dei suoi genitori, avrebbe potuto rinunciare e seguire la norma, sapendo che la comunità avrebbe potuto cacciarla. Invece, ha lottato per aiutare a cambiare le strutture socioculturali che continuano a impedire la vita e il benessere delle donne».
Nel tempo, questo approccio le ha fatto guadagnare l’ammirazione della comunità tanto da ricevere, in segno di riconoscenza, il bastone nero degli anziani.