Il Kenya wildlife service, un ente statale incaricato di conservare e gestire la fauna selvatica del Paese, ha presentato il suo piano strategico per il periodo 2024-2028, delineando una tabella di marcia completa per migliorare la protezione della fauna selvatica in tutto il Paese. Lo riportano i media locali.
Rebecca Miano, segretaria di gabinetto del ministero del Turismo e della fauna selvatica, parlando con i giornalisti durante una conferenza stampa a Nairobi ha evidenziato come il Piano si basi su un approccio scientifico: “La strategia prevede il potenziamento dell’economia della fauna selvatica, la riduzione della perdita di biodiversità, un maggiore coinvolgimento della comunità e un maggiore accesso ai benefici derivanti dalla conservazione della fauna selvatica”.
Miano ha evidenziato l’ambizione del progetto, che intende posizionare il Kenya come “leader mondiale nel turismo sostenibile”, sostenendo l’economia della fauna selvatica come motore cruciale per la crescita: in tal senso, il Piano è progettato per garantire che le comunità locali traggano direttamente vantaggio da diversi sforzi di conservazione. Silvia Museiya, segretaria principale del dipartimento di Stato per la fauna selvatica, nella stessa conferenza stampa ha detto che il Piano strategico funge da piattaforma per affrontare la perdita di biodiversità, migliorare il coinvolgimento della comunità e garantire che tutti i keniani condividano i benefici della conservazione della fauna selvatica: “Migliorerà la gestione della coesistenza tra uomo e fauna selvatica, promuoverà un’equa condivisione dei benefici della conservazione e implementerà approcci basati sulla scienza per aumentare le popolazioni di fauna selvatica e salvaguardare gli ecosistemi critici”.
Museiya ha anche detto che il governo di Nairobi è impegnato a sviluppare politiche volte a garantire che i benefici derivanti dall’uso sostenibile delle risorse della fauna selvatica siano condivisi in modo efficace e si è impegnata a rivedere le leggi e i regolamenti esistenti per migliorare il coordinamento e la governance all’interno del settore della fauna selvatica.