Un totale di 238 persone arrestate, 31 agenti di polizia feriti e 10 veicoli della polizia danneggiati. Questo il bilancio fornito questa mattina dalla polizia keniana relativo alle proteste anti-governative svoltesi ieri a Nairobi e Kisumu.
Il leader dell’opposizione, Raila Odinga, da settimane soffia infatti sul fuoco delle polemiche post-elettorali, invocando proteste a livello nazionale contro il presidente William Ruto e il suo governo per quelle che ha definito “elezioni rubate” e contro l’alto costo della vita, che è la vera ragione alla base delle proteste.
Domenica Odinga, in un ultimo appello prima della manifestazione di ieri, ha invitato i suoi sostenitori a prendere parte alle proteste e marciare sui palazzi del potere nel centro di Nairobi, sulla falsariga di Donald Trump durante le proteste al Campidoglio quando fu sconfitto da Biden: “Da quando Ruto ha prestato giuramento sei mesi fa ha continuato a governare questo paese con molto disprezzo, molti keniani non possono sopportare il costo della vita; molte persone muoiono a causa della mancanza di cibo”, ha detto ieri Odinga durante una piccola manifestazione a Nairobi.
Le proteste dello sfidante di Ruto tuttavia tornano sempre sulla sconfitta elettorale, chiedendo l’interruzione del processo in corso di nomina di nuovi commissari elettorali e l’apertura dei server della commissione elettorale per il controllo dei dati. Per tutta risposta Ruto aveva fatto sapere che non avrebbe permesso a nessuno di “incitare alla violenza” ma aveva anche promesso di proteggere i manifestanti e coloro che invece non avrebbero partecipato alle manifestazioni: “Odinga non ha motivo di terrorizzare il Paese con la violenza, le manifestazioni e il caos, gli agenti di polizia lavoreranno secondo la legge, assicureranno che i diritti di tutti siano protetti”.
Domenica il ministro dell’interno Kithure Kindiki ha esortato i manifestanti a esercitare il loro diritto costituzionale di manifestare pacificamente e di rispettare i diritti degli altri.
Le recenti misure fiscali del governo e l’aumento dei prezzi del carburante hanno portato a un aumento dei prezzi del cibo e del carburante.