Alle elezioni generali del 9 agosto è stata registrata un’avanzata delle donne in politica, accolta con favore dai gruppi di difesa dei diritti: le donne candidate hanno conquistato un numero record di posizioni nei governatorati locali. I keniani hanno infatti appena eletto 26 deputate su 290 seggi, 3 in più rispetto al 2017; 7 governatrici su 47, rispetto alle 3 dell’ultima elezione; e anche tre senatrici prenderanno posto.
Radio France Internationale riferisce che nella contea di Nakuru, otto donne sono state elette a varie cariche, tra cui quella di governatore e di senatore. Nell’influente città di Meru, a pochi chilometri di distanza, Kawira Mwangaza (foto di apertura) è diventata governatore, battendo i suoi avversari maschi come candidato indipendente.
Questi esempi illustrano la tendenza delle elezioni di quest’anno. La campagna ha visto emergere un maggior numero di candidate donne. Tre dei quattro aspiranti presidenti hanno scelto anche compagne di corsa donne.
Sono stati quindi compiuti dei progressi in termini di rappresentanza, ma queste cifre sono ben lontane dalla parità. La scena politica keniana è ancora in gran parte maschile. La Costituzione del 2010 prevede un equilibrio di due terzi di uomini e un terzo di donne in Parlamento. Ma non viene rispettata. Le due camere non hanno mai approvato una legge in tal senso, nonostante i numerosi tentativi.