In Kenya, da diversi mesi, le indagini per corruzione e crimini economici si stanno moltiplicando e, con esse, gli arresti. Molti funzionari, politici e imprenditori sono stati incriminati. Ieri, 28 agosto, a cadere nelle mani degli investigatori è stata la vicepresidente della Corte Suprema, Philomena Mwilu, accusata di abuso di potere ed evasione fiscale.
Si tratta di un arresto senza precedenti nella storia della giustizia keniana. Uno dei più alti magistrati del Paese dovrà rispondere di reati gravi davanti a un giudice. Philomena Mwilu è stata arrestata nella sede della Corte Suprema. «Non ci può essere giustizia se i magistrati usano la loro funzione per arricchirsi a spese dei keniani», ha detto il procuratore Noordin Haji.