La polizia keniota questa mattina ha sparato gas lacrimogeni per interrompere una protesta dell’opposizione, che manifesta contro i prezzi elevati, nella baraccopoli di Nairobi di Kibera, manifestazione che ieri era stata vietata dalle autorità. Lo riportano i media locali. A Kibera, la baraccopoli più grande della capitale, i manifestanti hanno dato fuoco a pneumatici e lanciato pietre contro le forze di sicurezza. I manifestanti hanno affrontato la polizia sbattendo padelle vuote e cantando “non abbiamo farina di mais”.
La situazione è invece rimasta tranquilla nel resto della città, in particolare nei quartieri dove si erano verificati scontri la scorsa settimana, e dove è stata messa in campo un’importante forza di polizia per questa giornata considerata ad alto rischio. Diverse squadre antisommossa occupano punti strategici a Nairobi e ne pattugliano le strade, dove molte attività commerciali sono rimaste chiuse. I collegamenti ferroviari tra la periferia e il centro direzionale sono stati sospesi. Il leader dell’opposizione Raila Odinga, ieri, ha lanciato un nuovo a manifestare contro gli effetti dell’inflazione ogni lunedì e giovedì.
Odinga, sconfitto da William Ruto nelle elezioni presidenziali di agosto, ha comunque definito la dimostrazione di forza di domenica prevista per oggi la “madre di tutte le proteste” ed ha accusato il vicepresidente Rigathi Gachagua di aver orchestrato un’operazione volta a creare “caos”.
Secondo gli ultimi aggiornamenti, centinaia di persone hanno preso d’assalto la fattoria dell’ex presidente del Kenya Uhuru Kenyatta, alla periferia della capitale del Kenya, Nairobi. Lo riporta la Bbc.
I manifestanti hanno abbattuto alberi usando seghe elettriche, rubato bestiame e dato fuoco a parti della fattoria. Il movente è ancora sconosciuto.
FOTO CREDIT: AFP