Papa Francesco a Kangemi, una delle bidonville di Nairobi. il Papa ha denunciato la “ingiusta distribuzione del terreno” che “porta in molti casi intere famiglie a pagare affitti abusivi per alloggi in condizioni edilizie per niente adeguate”. “Ho saputo anche – ha detto Francesco – del grave problema dell’accaparramento delle terre da parte di imprenditori privati senza volto, che pretendono perfino di appropriarsi del cortile della scuola dei propri figli. Questo accade perché si dimentica che, ha proseguito il Papa citando la Centesimus Annus di Giovanni Paolo II, Dio ha dato la terra a tutto il genere umano, perché essa sostenti tutti i suoi membri, senza escludere né privilegiare nessuno. In questo senso, un grave problema è la mancanza di accesso alle infrastrutture e servizi di base. Mi riferisco a bagni, fognature, scarichi, raccolta dei rifiuti, luce, strade, ma anche scuole, ospedali, centri ricreativi e sportivi, laboratori artistici”. “Voglio riferirmi in particolare all’acqua potabile”, ha detto il Papa citando la sua enciclica Laudato si’: “L’accesso all’acqua potabile e sicura è un diritto umano essenziale, fondamentale e universale, perché determina la sopravvivenza delle persone, e per questo è condizione per l’esercizio degli altri diritti umani. Questo mondo ha un grave debito sociale verso i poveri che non hanno accesso all’acqua potabile, perché ciò significa negare ad essi il diritto alla vita radicato nella loro inalienabile dignità. Negare l’acqua ad una famiglia – ha proseguito Francesco – attraverso qualche pretesto burocratico, è una grande ingiustizia, soprattutto quando si lucra su questo bisogno”, ha detto il Papa tra gli applausi. Alle 10 (le otto italiane) il Papa celebra poi messa con i giovani kenyoti nello stadio Kasarani e a conclusione incontra privatamente i vescovi del paese. Dopo pranzo, alle 15.10 (13.10 italiane), si congeda dalle autorità kenyote all’aeroporto internazionale Jomo Kenyatta di Nairobi e parte per l’Uganda, seconda tappa del suo viaggio in Africa, prima della Repubblica centrafricana (domenica e lunedì). L’arrivo del Papa all’eeroporto Internazionale di Entebbe in Uganda è previsto alle 16.50 (14.40 a Roma). Francesco visita nella State House il Presidente Yoweri Museveni che, per usare un’espressione eufemistica del portavoce vaticano Federico Lombardi, “sta governando il paese con mano ferma”. Alle 18 (le 16 italiane) l’incontro con autorità e corpo diplomatico nella sala delle conferenze della State House e alle 19.15 (17.15) la visita a Munyonyo e il saluto ai catechisti e insegnanti, prima di ritirarsi per il pernottamento nella sede della nunziatura apostolica.
(27/11/2015 Fonte: AskaNews)
Kenya/7 – Francesco: «Negare l’acqua ad una famiglia è una grande ingiustizia»
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