La barca di plastica che tenta di salvare il Lago Vittoria dall’inquinamento

di claudia

Il Lago Vittoria, il secondo lago di acqua dolce più grande al mondo, situato in Africa centrale e condiviso tra Uganda, Kenya e Tanzania, sta affrontando gravi problemi di inquinamento, in particolare da rifiuti di plastica che mettono a rischio e per le comunità che dipendono dalle sue risorse. Per far fronte a questa problematica sempre più urgente, una soluzione creativa è stata messa a punto negli ultimi anni da James Kateeba, un uomo di Luzira, in Uganda.

Il suo progetto si chiama “Floating Island” ed è una barca realizzata interamente con rifiuti di plastica. Kateeba ha iniziato il suo visionario progetto chiedendo la collaborazione dei pescatori che si sono impegnati nell’arco di sei mesi a raccogliere bottiglie di plastica in cambio di una piccola quota, riporta Africanews. Più di 10 tonnellate di bottiglie gli sono state portate e impiegate per la realizzazione dell’imbarcazione.

La barca è ancorata alla terraferma con delle bottiglie di plastica piene di terra ed è stata concepita per ospitare fino a 120 persone. Le bottiglie impiegate per realizzare la barca sono le stesse che finiscono nel lago soprattutto durante la stagione delle piogge. Il progetto della barca, riporta Cnn, si è poi articolato negli anni, fino a diventare un bar ristorante galleggiante.

La sostenibilità ambientale della barca fatta di bottiglie risiede anche nel modo in cui è stata ancorata alla terraferma: la base fatta di bottiglie di plastica piene di terra sono una soluzione che favorisce la crescita di piante rampicanti. Le radici della barca sono inoltre un ambiente favorevole per il proliferare di pesci come il pesce gatto, il pesce polmonare e la tilapia.

L’iniziativa ha attirato negli anni migliaia di turisti, contribuendo alla sensibilizzazione sulle tematiche legate alla protezione dell’ambiente.

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