La parte del leone (se così si può dire) continuano a farla sempre India, Cina e Filippine: la maggior parte degli immigrati in Canada ancora oggi è riconducibile a queste tre nazioni. Ma al quarto posto è rapidamente salita la Nigeria.
Dal 2015 ad adesso è’ triplicato infatti il numero di permessi di soggiorno permanenti rilasciati a cittadini nigeriani. Come interpretare questo segnale? Yomi Kazeem, in un articolo apparso su Quartz Africa, ritiene che si tratti in prima battuta di un effetto della nuova politica inaugurata dal Paese americano per contrastare l’invecchiamento della popolazione e la perdita di forza lavoro. Una politica in controtendenza con quello che sta succedendo in questo stesso periodo negli Usa e in Europa.
«Per i nigeriani della classe media, che cercano sempre più di emigrare, il Canada ha un forte potere attrattivo per varie ragioni – spiega Kazeem –. Il suo costante impegno per aumentare l’immigrazione basata sulle competenze offre un percorso legale e a lungo termine non solo per i permessi di residenza ma anche per la cittadinanza. È una prospettiva che seduce anche alla luce dei continui travagli economici e del clima di insicurezza e sfiducia che caratterizza la Nigeria». Nonostante la crescita veloce, nel 2018 questa popolosissima nazione ha superato l’India come il Paese con il maggior numero di persone che vive in estrema povertà. E, dati gli investimenti irrisori destinati all’istruzione, all’assistenza sanitaria e in generale al welfare, possiamo immaginare che la tendenza durerà per almeno una generazione. Con queste prospettive, chi può parte. E a potere sono soprattutto gli esponenti della classe media, interessati in particolare ad offrire ai figli migliori possibilità di studio e di lavoro. La regione in cui sembrano trovarli con più facilità è l’Ontario. Qui esiste una comunità ormai molto radicata, che si interfaccia e si sostiene.
In vari casi però le vie percorse per raggiungere il Paese non sono quelle tracciate per la migrazione economica. A settembre 2019, la Nigeria aveva di gran lunga il più alto numero di richieste di protezione dei rifugiati in corso in Canada.
Secondo Kazeem, il trend è destinato a rafforzarsi. «Con l’appetito per l’emigrazione che non si attenua, la politica di immigrazione liberale e accogliente del Canada non è solo attraente, ma anche in contrasto con altri importanti Paesi occidentali. Sulla scia della Brexit, il Regno Unito ha inasprito le politiche sull’immigrazione. Da parte loro, gli Stati Uniti hanno recentemente interdetto ai nigeriani nuovi visti di immigrazione come parte di una nuova ondata di restrizioni che caratterizzano la linea di Trump rispetto al fenomeno migratorio».
Al contrario, si prevede che il Canada accoglierà quasi 700.000 immigrati nei prossimi due anni. E c’è da scommettere che moltissimi saranno nigeriani.