E’ in corso una polemica tra Mali, Niger, Burkina e la Francia a seguito dell’ordine di sospensione, fino a nuovo avviso, degli aiuti di cooperazione nei Paesi sopracitati. In una lettera della Direzione generale degli affari culturali (Drac), ai dirigenti delle organizzazioni culturali sovvenzionate dallo Stato francese è stato ordinato di “sospendere, fino a nuovo avviso, ogni cooperazione con i seguenti paesi: Mali, Niger, Burkina Faso”.
Già dal 7 agosto la Francia non rilascia più nuovi visti ai cittadini maliani, nigerini e burkinabé. Non saranno fatte eccezioni per gli artisti. Le istruzioni, dettate dal ministero degli Affari Esteri, sono categoriche: “Tutti i progetti di cooperazione realizzati dalle vostre strutture o dai vostri servizi con istituzioni o cittadini di questi tre paesi devono essere sospesi, senza indugio e senza alcuna eccezione”, si legge nel messaggio. “Bisogna sospendere anche ogni sostegno finanziario, anche attraverso le strutture francesi, come ad esempio le associazioni. Allo stesso modo, non dovrebbe essere inviato alcun invito a cittadini di questi paesi”.
Puntuale è arrivata la risposta di Parigi: “Non boicottiamo mai gli artisti”, ha dichiarato il ministro della Cultura francese, mentre gli addetti ai lavori denunciano la direttiva emanata nei giorni scorsi che chiederebbe di sospendere ogni collaborazione con gli artisti di Burkina Faso, Mali e Niger. Lo riferisce Radio France Internationale.
“Attualmente non abbiamo un servizio di visti in funzione in questi Paesi per motivi di sicurezza”, ha spiegato Rima Abdul Malak, denunciando “confusione”. “Non si tratta di interrompere gli scambi con gli artisti”, ha insistito, aggiungendo che tutti coloro “che hanno già i visti e che hanno in programma tournée o spettacoli (…) potranno venire come previsto”.