Nonostante gli sforzi di conservazione, nel continente sono ancora molte le specie a rischio di estinzione. Una di queste è la gru coronata grigia, volatile diffuso nelle zone erbose dell’Africa centrale. Divenuta simbolo dell’Uganda, la gru compare anche nello stemma nazionale e al centro della bandiera del Paese.
La gru è uno dei più grandi uccelli in natura: supera il metro di altezza e i due metri di apertura alare. È riconoscibile anche dai meno esperti per i maestosi stormi che emettono forti richiami.
Nonostante sia protetta dalla legge, con pene severe per chi la uccide, ad oggi gli esemplari stanno diminuendo ed è ritenuta a rischio di estinzione, se non si adottano misure di protezione più efficaci. Uno dei motivi della sua crescente scomparsa, riporta la Bbc, riguarda le difficoltà dei contadini ugandesi di conviverci serenamente: questo volatile viene infatti visto come una minaccia per i raccolti, con conseguenti atti di avvelenamento.
I conflitti tra esseri umani e fauna selvatica sono tra le cause più diffuse di minaccia di una specie, non solo per quanto riguarda le gru. Nonostante gli sforzi del governo di educare la popolazione a delle alternative per proteggere il raccolto (come l’uso di spaventapasseri), il numero di esemplari è diminuito drammaticamente. Le gru sono vittime anche di altre minacce: rischiano infatti di morire per avvelenamento accidentale o per i pericoli legati all’inquinamento.
Gli ultimi dati riportati dalla medesima fonte evidenziano un passaggio da oltre 100.000 esemplari negli anni ’70 a solo 10.000 ad oggi. Questa diminuzione ha portato l’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN) a mettere la gru coronata tra le specie di uccelli in pericolo di estinzione nel 2012.
Per secoli, la superstizione della cultura Buganda ha protetto la gru, considerata un simbolo di ricchezza, prosperità e longevità. Si narrava che chiunque osasse ucciderne una avrebbe attirato sulla propria casa uno stormo di gru in lutto, che avrebbero vegliato e pianto incessantemente, portando il colpevole alla follia o persino alla morte.
Il governo ugandese e i gruppi di conservazione stanno incoraggiando il restauro delle zone umide e la protezione dei luoghi di nidificazione delle gru per tentare di fermarne il declino. Ma, nonostante gli sforzi, il numero delle gru è ancora molto basso.