Le malattie legate al consumo dei prodotti del tabacco costituiscono una vera “grande sfida” in Africa per la salute pubblica. Il Consorzio per la ricerca economica e sociale (Cres), che ha tenuto una conferenza regionale di tre giorni in Senegal, nella cittadina di Saly-Portudal, nella zona di Mbour, ha lanciato l’allarme e ribadito la necessità di azioni puntuali di prevenzione e monitoraggio. “Il consumo di prodotti del tabacco e il suo impatto sull’insorgenza di malattie correlate sono le principali sfide per la salute pubblica”, ha affermato il Cres in un comunicato rilasciato alla fine dei lavori. Questo incontro internazionale ha avuto l’obiettivo di rafforzare le capacità dei partecipanti verso un’applicazione effettiva delle direttive relative all’armonizzazione del diritto di accesso ai prodotti del tabacco negli Stati membri della Comunità economica degli Stati dell’Africa occidentale (Ecowas/Cedeao).
La prevalenza del fumo è in costante aumento in Africa e impedirne la diffusione, soprattutto tra i giovani, rimane una delle principali preoccupazioni dei Paesi in via di sviluppo, la maggior parte dei quali ha ratificato la Convenzione quadro dell’Oms sul controllo del tabacco (Cclat). Secondo il Cclat, la tassazione dei prodotti del tabacco è lo strumento più efficace per ridurre il consumo di tabacco, soprattutto tra le persone vulnerabili. È per questo motivo che l’Ecowas/Cedeao ha adottato, nel dicembre 2017, una nuova direttiva volta a inasprire la politica di tassazione del tabacco.
“Questa direttiva che stabilisce un’aliquota minima ad valorem del 50% e una tassa specifica di due centesimi di dollaro Usa si basa su una serie di argomenti teorici e prove empiriche”, spiega il Cres.
Nonostante la sua comprovata importanza, questa direttiva, in particolare il suo articolo 14 che prevede la creazione di un comitato regionale e di comitati nazionali di monitoraggio, tarda ad essere applicata. Nel corso della conferenza regionale, il Cres ha rilevato tuttavia che alcuni governi stanno già adottando cambiamenti graduali nelle politiche fiscali. L’obiettivo finale dichiarato sarebbe quello di mettere in atto un sistema di tassazione efficiente in modo che le accise possano rappresentare almeno il 75% del prezzo al dettaglio dei pacchetti di sigarette. Questo in teoria dovrebbe scoraggiarne l’acquisto. L’aumento potrebbe tuttavia incoraggiare fenomeni come il contrabbando.