La magia di Oualata, scrigno d’arte e cultura nel sud della Mauritania

di claudia

Patrimonio mondiale dell’UNESCO dal 1996, la piccola città di Oualata, nel sud della Mauritania, è un gioiello ricco di arte e cultura. Situata ai margini del deserto del Sahara, è celebre per le sue case finemente decorate e le sue antiche biblioteche, dove sono custoditi remoti manoscritti depositari della cultura islamica saheliana.

L’antica fondazione di Oualata, che oggi conta 14.000 abitanti, risale al 1224. La città si è distinta nel tempo in quanto ultimo punto di sosta per le carovane che erano dirette a Timbuktu; una particolarità che aggiunge fascino a un luogo quasi “fuori dal mondo”, avvolto da un’atmosfera misteriosa.

Gli edifici sono in argilla rossa, decorati con motivi geometrici sia nelle facciate che all’interno. Sono le donne le addette alla decorazione delle case, divenute grandi tele impreziosite da motivi in bianco, rosso e blu, ottenuti da pigmenti naturali. L’impronta artistica di questa cittadina è definita dunque non solo dai musei e dalle biblioteche, ma anche da queste decorazioni, che sono molto di più che un orpello estetico. I dipinti sui muri delle case e sulle porte definiscono lo stile della città e non sono solo decorativi ma, piuttosto, si dice che abbiano un significato magico.

Oualata ha avuto molti nomi nel corso della sua storia: Walāta, Guelata, Iwalatan, Oualet e Bīru. Non in molti sanno che la città è rinomata per la cucina oltre all’arte tradizionale che si aggiunge all’aura artistica degli edifici. Tipiche della città sono le sculture in creta plasmate dalle donne locali. Uno scrigno d’arte e passato che la rende ancora oggi una meta ambita dai turisti.

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