Quasi la metà dei decessi dovuti alla violenza del terrorismo nel mondo avviene in Africa subsahariana. Lo ha detto Abdoulaye Diop, presidente della commissione dell’Unione economica e monetaria dell’Africa occidentale (Uemoa), ripreso dai media di tutta l’Africa occidentale.
Diop è intervenuto al quinto incontro di alto livello sul progetto di pace e sicurezza dell’Uemoa organizzato a Dakar, capitale senegalese: “L’Africa subsahariana registra il 48% del numero totale di morti per terrorismo, ed è nel Sahel che abbiamo i gruppi terroristici in più rapida crescita e più letali”, ha detto Diop, citando i dati del rapporto Global terrorism index.
“I paesi dell’Uemoa sono tra i più colpiti dal terrorismo”. Secondo il rapporto del Global Terrorism Index pubblicato a marzo, tre dei quattro paesi con il più alto aumento del numero di morti per terrorismo si trovano nella zona Uemoa: si tratta di Niger, Burkina Faso e Mali. La Repubblica Democratica del Congo è l’altro paese del quartetto.
“L’organizzazione Daesh sostituisce i talebani come il gruppo terroristico più letale al mondo nel 2021, con 15 morti per attentati” solo in Niger. Nel 2021 sono stati registrati 7.142 morti per terrorismo in tutto il mondo: “Sebbene gli attacchi terroristici globali siano aumentati a 5.226 nel 2021, le vittime sono leggermente diminuite, dell’1,2%”.