di Andrea Spinelli Barrile
C’è ancora un numero imprecisato di persone irreperibili, di cui non si conosce la sorte, in seguito agli attacchi che negli ultimi giorni hanno interessato diversi villaggi dello Stato nigeriano di Plateau. L’episodio è l’ultimo di una serie di violenze che hanno contrapposto allevatori nomadi e contadini sedentari. Alcune chiave di lettura riportano alle differenze di religione: gli abitanti dei villaggi sono in genere cristiani, gli allevatori seminomadi vengono dal nord e sono in genere musulmani.
Molti osservatori però legano questa conflittualità e queste violenze ai cambiamenti climatici e all’aumento della popolazione, Il nord sta diventando progressivamente più secco e questo spinge gli allevatori più a sud dove i contadini stanno aumentando le coltivazioni per rispondere alle esigenze di una popolazione più numerosa. La competizione per risorse che apparentemente non bastano per tutti sarebbe alla base delle violenze, secondo questa lettura. Di certo gli ultimi fatti sono i più cruenti dal 2018 quando a essere uccise furono 200 persone.
La Banca mondiale prevede che l’insicurezza persistente, i conflitti armati e il deterioramento dei mezzi di sussistenza continueranno a colpire le aree governative locali negli stati nigeriani di Borno, Kaduna, Katsina, Sokoto, Yobe, Zamfara e l’estremo nord dello stato di Adamawa fino a maggio 2024. Lo riferisce la stessa Banca nel suo ultimo aggiornamento sulla sicurezza alimentare.
Le cattive condizioni macroeconomiche di queste regioni stanno limitando l’accesso ai fattori di produzione agricoli e questo influenzerà la produzione di cereali nel Paese. A novembre l’inflazione complessiva della Nigeria è salita al 28,20%, mentre quella alimentare è salita al 32,84%.
Gli attacchi del fine settimana di Natale compiuti da gruppi armati nello Stato nigeriano di Plateau hanno provocato almeno 198 vittime. Lo si apprende dall’ultimo aggiornamento diffuso dalle autorità locali ai media. La strage, avvenuta tra sabato sera e martedì mattina in diversi villaggi dello Stato di Plateau, nella Nigeria centrale, è stata condotta da dei gruppi armati, probabilmente collegati e coordinati tra loro, che hanno anche rapito decine di altre persone.
Il presidente nigeriano Bola Tinubu ha ordinato “alle agenzie di sicurezza di intervenire immediatamente, di perquisire ogni centimetro della zona e di arrestare i colpevoli”.