La Nigeria sotto il peso di una grave crisi alimentare

di claudia
insicurezza alimentare

La Nigeria sta affrontando una delle peggiori crisi alimentari con più di 30 milioni di persone che si prevede saranno in stato di insicurezza alimentare l’anno prossimo, un aumento di un terzo rispetto a quest’anno a causa delle difficoltà economiche. A lanciare l’allarme è un rapporto congiunto del governo e delle Nazioni Unite.

Le difficoltà economiche sono peggiorate da quando il presidente Bola Tinubu ha avviato riforme di austerità, tra cui la svalutazione della naira e la fine di un sussidio per la benzina che durava da decenni, alimentando l’inflazione.

L’analisi, condotta due volte l’anno in 26 stati e nella capitale federale, ha previsto che 33,1 milioni di persone saranno in stato di insicurezza alimentare entro agosto del prossimo anno, rispetto ai 24,8 milioni previsti entro la fine di quest’anno.

Bola Tinubu

“Molti fattori stanno contribuendo a questa tendenza, ma principalmente le difficoltà economiche, accompagnate da un’inflazione record, un aumento record dei prezzi degli alimenti e dei costi di trasporto,” si legge in una nota che accompagna il rapporto.

Chi Lael, portavoce del Programma alimentare mondiale (Wfp) in Nigeria, ha dichiarato a Reuters che “le decisioni economiche per rafforzare il Paese a lungo termine, nel breve termine sono state percepite come un attacco diretto ai portafogli delle persone, colpendo maggiormente ogni volta che cercano di comprare cibo.”

I prezzi elevati dei generi alimentari hanno contribuito in gran parte all’inflazione, che è salita al 32,70% su base annua a settembre rispetto al 32,15% di agosto.

Le inondazioni e l’insicurezza negli Stati del nord hanno continuato a colpire l’agricoltura, aumentando ulteriormente i prezzi degli alimenti oltre la portata di molte famiglie.

Le inondazioni del mese scorso hanno distrutto circa 1,6 milioni di ettari di colture, principalmente negli Stati settentrionali dove si concentra la produzione alimentare, causando potenzialmente perdite produttive combinate di 1,1 milioni di tonnellate per mais, sorgo e riso, precisa la dichiarazione congiunta. 

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