A solo pochi mesi dalla fine dell’era Mugabe, in Zimbabwe si comincia a valutare l’entità della svolta. Nelle scorse ore c’è stato il primo grande investimento dell’era Mnagagwa: la firma tra lo Zimbabwe e Karo Resources, impresa mineraria con sede a Cipro, di un accordo per lo sfruttamento del platino nella regione Mhondoro-Ngezi, ad ovest di Harare. L’effettivo inizio dei lavori è previsto per il prossimo luglio e il 2020 dovrebbe segnare l’effettiva produzione di platino. Le autorità dello Zimbabwe prevedono una produzione annua di 1,4 milioni di tonnellate di platino. Il progetto oltre al platino dovrebbe produrre anche carbone e sarà dotato di una centrale elettrica. Karo Resources, promette di impiegare almeno 15.000 persone in questa operazione mineraria e la richiesta delle assunzioni è stata una delle clausole poste dal nuovo governo dello Zimbabwe.
Il presidente Emerson Mnangagwa ha detto di essere soddisfatto della firma, osservando che le cose stanno cambiando in modo positivo in Zimbabwe. Questo progetto di produzione di platino è stato presentato al governo dello Zimbabwe sei anni fa e non è mai stato realizzato a causa della burocrazia e della corruzione. L’investimento è ingente, pari a 4,2 miliardi di dollari. Il presidente Emmerson Mnangagwa, annunciando questo accordo, ha promesso di aprire opportunità di investimento agli stranieri e di modificare alcune regole, come la legge sull’empowerment del settore minerario.
(Raffaele Masto – Buongiorno Africa)