La regina amazzonica del Dahomey, tra storia e fumetto

di claudia

di Annamaria Gallone

Wonder Woman ha trovato una nuova “antenata” in Tassi Hangbé, la regina amazzonica del Dahomey, oggi Benin. Nel fumetto che celebra la sua vita, scritto da Nathalie Sagbo, si racconta la storia di una donna coraggiosa che ha creato un esercito di guerriere, le Agoodjie, e ha cambiato il destino delle donne nel suo regno.

Wonder Woman: amazzone, principessa, ambasciatrice e guerriera: questi e molti altri sono stati gli appellativi usati per definire una tra le icone femminili più celebrate dalla culturale popolare del 900′.

Ma è in arrivo dall’Africa chi l’ha preceduta e ce la racconta un fumetto. Le Amazzoni, al di là della mitologia greca, esistevano veramente nell’antichità, dalle rive del Mar Nero fino ai confini della Cina e della Mongolia. Anche in Africa, nel Dahomey (l’attuale Benin). E di Cotonou, capitale del Benin, è Nathalie Sagbo, la sceneggiatrice del fumetto che celebra la vita di “Tassi Hangbé, la regina amazzonica di Danxomè, l’unica regina di questo Paese. Durante il suo regno, durato solo tre anni, dal 1708 al 1711, creò un esercito di guerriere, gli Agoodjie, le Amazzoni del Dahomey.

Racconta Nathalie: Poco più di cinque anni fa, ho sentito parlare di questa regina: la sua storia mi ha subito interessata e ho voluto saperne di più. Ho incontrato diverse persone e alla fine Gabin Djimassé, storico e ricercatore, ad Abomey.

Nathalie è così venuta a conoscenza della storia di Tassi Hangbé, figlia del re Houegbadja, sorella gemella dell’uomo che sarebbe diventato il re Akaba.  Cresciuta esattamente come suo fratello gemello, imparò a usare le armi e a combattere. Nonostante avesse dei figli, andò in guerra con suo fratello e, quando il re morì durante un combattimento, decise di travestirsi e prendere il suo posto per condurre il suo esercito alla vittoria.  Divenne poi regina reggente, aspettando che il figlio di Akaba diventasse maggiorenne, nonostante la forte riluttanza degli uomini della corte reale. Dal 1708 al 1711 regnò su Danxomè.

Quando ho saputo della vittoria della Regina e soprattutto della sua infanzia, della sua vita di donna e delle battaglie che ha combattuto, sono subito emersi tre valori fondamentali: coraggio, resilienza e abnegazione. Erano questi valori che volevo trasmettere, dichiara Nathalie.

La preparazione della storia di questa eroina ha richiesto tempi lunghi. Una volta scritta la sceneggiatura, urgeva cercare un designer. Con Gilchrist Domingo la sceneggiatrice ha iniziato prima a lavorare da remoto, lui a Lomé, lei a Cotonou, rendendosi conto ben presto che l’unica soluzione possibile era lavorare insieme in residenza, cosa che hanno fatto per ben due anni.

 È stato davvero un lavoro a lungo termine. Dovrei scrivere un libro per raccontare la genesi del fumetto. E continua: Per la prefazione a quest’opera ha considerato una sola persona: volevo avere una donna beninese che fosse forte, stimolante e conosciuta anche a livello internazionale. Spesso la cantante Angélique Kidjo è ritratta come un’amazzone moderna. Non avrei potuto immaginare una prefazione migliore.

Sagbo non la conosceva, l’ha contattata tramite la sua casa di produzione e dopo lunghi scambi di e-mail, una mattina, ha ricevuto la prefazione scritta da Angélique Kidjo:

La storia di questa regina evidenzia la centralità delle donne nella storia, troppo spesso dimenticata, in Africa, come nel mondo. Non solo ha allevato e addestrato un esercito di Amazzoni, ma ha anche cambiato la società. Sotto il suo regno le donne ebbero accesso a nuove professioni, come quella della ceramica, della tessitura o della lavorazione del ferro, favorendo così la loro emancipazione.

 L’intero processo è stato lungo. Ma come la sua eroina, l’autrice è tenace e perseverante. Il suo obiettivo è quello di far conoscere a un vasto pubblico di ogni età la storia di questa straordinaria regina.

Ho una figlia di dieci anni e vedo che i personaggi dei fumetti sono molto lontani dal nostro continente-dichiara Sagbo- Ho trovato interessante presentare un’eroina africana, beninese, una donna stimolante, con la quale potesse identificarsi.

Sono previste anche le traduzioni del fumetto in inglese e portoghese, e speriamo presto anche in italiano.

Allo stesso tempo, l’autrice ha anche lanciato una piattaforma associativa Cœur des amazons con l’obiettivo di aiutare le bambine e sostenere le donne nei loro progetti imprenditoriali. L’idea è far loro capire che possono fare qualsiasi cosa.

 Nel frattempo, è stato realizzato dalla regista Gina Prince-Bythewood, un lungometraggio di fiction, The woman king, protagonista l’attrice afroamericana Viola Davis. Le Amazzoni sono più vive che mai.

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