La Russia costruirà una base navale in Sudan. La struttura, che sorgerà a a Port Sudan, potrà ospitare fino a 300 civili e militari e quattro navi da guerra, in particolare quelle a propulsione nucleare. Gli accordi tra Mosca e Khartum, prevedono che le forze armate russe possano anche trasportare, attraverso altri porti e aeroporti sudanesi, armi, munizioni e attrezzature destinate al funzionamento della base. Questo sito sarà il primo del suo genere per Mosca in Africa, e il secondo al mondo, dopo quello di Tartus, in Siria.
La Russia ha una lunga storia di cooperazione militare con il Sudan. Ai tempi della Guerra fredda, l’Unione Sovietica aveva fornito armi alle forze armate sudanesi. Il commercio di armamenti si era poi ridotto dopo la caduta dell’Urss, ma Mosca non è mai scomparsa. Sotto Omar al-Bashir, Mosca è stata accusata di aver violato l’embargo sulle armi.
L’idea di costruire questa base sarebbe stata proprio di al-Bashir che l’aveva proposta a Vladimir Putin durante una visita a Mosca nel 2017. Mosca aveva inizialmente rifiutato, preferendo rafforzare i legami commerciali. Con la caduta di Omar al-Bashir, l’idea di una base navale è però tornata in auge, considerata la posizione strategica del Sudan che è situato sul Mar Rosso, proprio su una delle rotte commerciali più importanti del mondo, crocevia tra Europa e Asia.