La scalata per l’uguaglianza di genere in Tanzania si gioca sul Kilimangiaro

di claudia

Se solo dieci anni fa sarebbe stato impensabile trovare delle donne alla guida di gruppi intenti a scalare la vetta più alta del continente, oggi tutto questo è diventato realtà. In una realtà lavorativa dominata da sempre dagli uomini le donne si fanno strada e, grazie a un programma di formazione, oggi costituiscono il 18 per cento delle guide ufficiali del Kilimangiaro. Una percentuale destinata a crescere.

Una delle pioniere è Lucia Kivoi, detta la “Leonessa”. Nata ad Arusha, la capitale del circuito safari settentrionale della Tanzania. Kivoi insieme ad altre donne, hanno sfidato le norme di genere, conquistandosi uno spazio sempre più femminile sulle vette. Attualmente le donne costituiscono solo il 18% dell’intero staff del Kilimangiaro, una breccia all’interno di uno spazio dominato dagli uomini, ma questi numeri sono destinati a crescere. Sono in molte a sentirsi ispirate da questa presenza nuova e a scegliere come guida una donna che l’accompagni verso le cima, una scalata sempre più vicina all’emancipazione femminile. riporta un approfondimento dello Smithsonian magazine.

Anni fa le donne non erano presenti nelle vette ma rimanevano a casa a badare alla casa e alla famiglia, spiega la medesima fonte, ma oggi la necessità economica ha spinto molte di loro a cercare lavoro e il Kilimangiaro è una grossa fonte di lavoro, poiché accoglie dalle trentamila alle cinquantamila persone ogni anno.

Tutto è iniziato nel 2020 con il lancio di una borsa di studio “Mountain Lioness” destinata alle donne in Tanzania. Il programma di formazione della Exodus Travels Foundation ha garantito un percorso di apprendimento intensivo rivolto alle donne locali che volessero intraprendere la professione.

Schivando i pregiudizi di chi le considera meno forti e capaci di gestire la montagna rispetto agli uomini, diverse donne hanno fatto domanda per la formazione. Delle 28 donne che hanno completato il programma di borse di studio Mountain Lioness, riporta la medesima fonte, si stima che circa 19 siano ora guidatrici sul Kilimangiaro.

“Nel corso degli anni, le donne hanno capito che possono fare le cose altrettanto bene, e talvolta meglio, degli uomini”, afferma Turner. “Essere una guida sul Kilimanjaro non è solo un lavoro, ma è piuttosto prestigioso.”

Foto di apertura: Exodus Travels Foundation 

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