Sacra rappresentazione del Venerdì Santo a Lagos, in Nigeria. Le rievocazioni della Passione si moltiplicano un po’ dappertutto nel continente durante la Settimana Santa – anche se non sempre con i mezzi di cui dispone la parrocchia cattolica di St. Dominic di Yaba. – Foto di Pius Utomi Ekpei tratta dalla mostra fotografica In God’s Country, disponibile per esposizioni in tutta Italia. Info sul noleggio, qui
Nella nazione più popolosa d’Africa abitano 215 milioni di persone, di cui circa il 40% professa la religione cristiana. Ma nelle regioni settentrionali a maggioranza musulmana le commemorazioni pubbliche della Passione di Cristo sono scoraggiate per timore di attentati terroristici. Dal 2009, i miliziani di Boko Haram e le sue fazioni hanno lanciato una rivolta nel nord-est della Nigeria che secondo l’Onu ha provocato circa 35 mila morti e tre milioni di sfollati. Le vittime in larga maggioranza erano fedeli musulmani. Ma oltre 5000 cristiani nigeriani sono stati uccisi a seguito di attacchi sistematici da parte dei miliziani che hanno distrutto almeno 350 chiese. La gran parte delle violenze è avvenuta sul territorio della diocesi di Maiduguri, che include gli Stati di Borno e Yobo come una parte di Adamawa.
Dopo anni di violenze incontrastate, l’esercito nigeriano ha ripreso il controllo di ampie fette di territorio sottratte a gioco delle cellule terroristiche. Questo mese circa 7.000 membri dello Stato islamico nella Provincia dell’Africa occidentale (ISWAP) e di Boko Haram si sono arresi nel nord-est della Nigeria, secondo quanto scrive oggi al Jazeera online citando il maggiore generale Christopher Musa, un alto comandante della regione, secondo il quale l’attacco contro i combattenti jihadisti ha continuato a registrare un successo significativo.
In questi giorni sono tornate le rievocazioni pasquali in molte città del nord della Nigeria a cui hanno partecipato migliaia di fedeli cristiani. I patimenti di Cristo sono una delle ragioni della sua presa e del suo “successo” duraturo nel cuore di tanti nigeriani, che sentono di potersi spontaneamente identificare in lui. Anche se il Vangelo è giunto fino a loro avvolto in una sovraccoperta coloniale, la gran parte dei cristiani ha saputo discernere tra annunciatori e Annunciato
