Pecore bianche che scalciano ed estromettono dal loro territorio, che è una croce bianca in campo rosso, una pecora nera. La ricordiamo ancora: una campagna politica xenofoba che agitò la Svizzera una decina di anni fa e che ritroviamo tra i leitmotiv di questo romanzo, dal tono prevalentemente umoristico ma tremendamente serio nella sostanza. Mwána Matatizo, da anni emigrato dal Bantuland in Elvezia – dove ha fatto gli studi universitari, master compreso –, dopo il licenziamento da un lavoro rigorosamente in nero (un datore di lavoro africano come lui, ma che una volta acquisita la cittadinanza si è sentito più svizzero degli svizzeri) non riesce più a sbarcare il lunario. La convivenza con un compagno figlio di banchieri, una unione civile ufficialmente registrata, non aiuta a risolvere il problema del mettere insieme il pranzo con la cena: il suo bel compagno pel di carota non si piega a chiedere aiuto alla sua famiglia. In un Paese pur col tasso di disoccupazione in calo costante, «c’è sempre chi è meglio di me – si dice Mwána tra sé e sé –. E deve essere proprio così».
Uno stage in una piccola associazione di idealisti contro il razzismo gli aprirà gli occhi su un mondo per il quale avrà rispetto, ma anche disincanto. Il plot prende consistenza con la malattia della madre – una sorprendente «malattia da bianchi, da ricchi»: un cancro – che dal Bantuland la porta a essere ricoverata a Lugano. Le settimane di Mwána saranno così scandite dal pendolarismo tra Ginevra, dove vive, e Lugano. Con un finale che ovviamente non riveleremo.
Tra temi sociali e politici trattati con apparente levità, uffici di collocamento e personaggi caricaturati ma non più di tanto, l’autore – camerunese residente a Lugano e già con importanti riconoscimenti letterari alla sua opera – ci offre un approccio al tema dell’immigrazione diverso, scanzonato e serio, attorno al quale si danno appuntamento altre tematiche, come la questione dell’omosessualità o la “normalità” dei regimi non democratici in Africa. Anzi, nel Bantuland. Lettura godibile.
66thand2nd, 2017, pp. 176, € 15,00
(Pier Maria Mazzola)