L’Africa di Raffaele Masto entra in carcere

di claudia
raffaele masto

L’Africa di Raffaele Masto “entra in carcere”. Questo sarà possibile grazie all’iniziativa di un’emittente radio-televisiva di didattica, informazione e servizi per il carcere e la cittadinanza, in onda tutti i giorni in Emilia Romagna, ma raggiungibile anche in streaming su LepidaTV, che dedicherà questa settimana, fino a domenica 17 aprile, al giornalista Raffaele Masto. Un’occasione preziosa per ricordare Raffele attraverso la lettura e il racconto dei suoi articoli.

L’iniziativa si propone di raggiungere e di parlare a quella fetta di Africa che risiede nel territorio dell’Emilia Romagna, anche negli istituti detentivi. Lo farà attraverso lo sguardo e le testimonianze sul continente di Raffaele Masto, giornalista di Radio popolare, colonna storica della nostra rivista, profondo conoscitore del continente africano, scomparso nel marzo 2020.

Liberi dentro – Eduradio&TV va in onda quotidianamente in Emilia Romagna su IcaroTv canale 18, Radio Città Fujiko 103.1 a Bologna e in streaming e on demand su LepidaTv. Di seguito giorni e orari di trasmissione: Radio Città Fujiko 103.1: da lunedì a venerdì alle 9.00, sabato e domenica alle 7.00. Icaro TV 18 lunedì e da mercoledì a sabato alle 17.15; martedì alle 18.30; domenica alle 16.00. LEPIDA TV in streaming alle 13.00 e in replica alle 17.00 e anche on demand: www.lepida.it.

Tutti i contenuti sono raggiungibili anche sul canale YouTube, liberi dentro Eduradio&Tv.

Il progetto Liberi dentro – Eduradio&TV, avviato dall’aprile 2020, è stato sviluppato grazie alla collaborazione di una rete formata da insegnanti, formatori, assistenti spirituali, operatori dei servizi istituzionali e volontari che da anni operano all’interno del carcere di Bologna e che hanno vissuto l’esperienza del blocco provocato dall’emergenza sanitaria nazionale da Covid-19. Liberi dentro – Eduradio&TV mira non solo a proporsi come servizio stabile per la cultura e l’educazione per le persone detenute ma anche a far sì che radio e televisione diventino sempre più un mezzo stabile di connessione tra la città e il carcere. Un ponte situato in un quartiere cittadino spesso “invisibile”, perché marginale, ma bisognoso di attenzione.

I destinatari del programma sono le persone presenti nelle carceri dell’Emilia-Romagna e il pubblico esterno, per raggiungere e sensibilizzare la cittadinanza con una diversa narrazione del carcere, motivarla a conoscere le attività culturali prodotte per le persone in condizione di detenzione e marginalità.

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