Due guerre (Ucraina e Gaza), una crisi in corso nel Golfo (gli Houthi che prendono di mira le navi mercantili), ma anche l’Africa con cui creare una partnership legata a una visione di ampio respiro e di lunga durata (ed ecco qui il Piano Mattei). Nel corso di una conferenza stampa tenuta alla Farnesina, il ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani, ha delineato quelli che saranno alcuni dei temi della presidenza italiana del G7, cominciata l’1 gennaio. E l’Africa, ha sottolineato rispondendo alle domande dei giornalisti, sarà uno dei temi di interesse.
“La questione migratoria – ha detto Tajani – deve essere risolta a monte, non può essere solo un problema di ordine pubblico, deve piuttosto essere affrontata in maniera strategica”. Citando il prossimo vertice dei capi di Stato e di governo africani in programma a Roma alla fine di gennaio, Tajani ha quindi affermato che il Piano Mattei ovvero il nuovo piano dell’Italia per l’Africa, si presenta come uno strumento e un contributo dell’Italia per affrontare sfide che riguardano tutti anche alla luce del grande incremento demografico registrato nel continente africano. Ed è, ha detto ancora, un piano “che deve essere scritto insieme ai partner africani”.
“Se davvero vogliamo difendere il diritto a emigrare dobbiamo affrontare le cause che spingono a emigrare: guerre, carestie, cambiamenti climatici, povertà”. Secondo Tajani, serve dunque una strategia per consentire crescita economica e sviluppo.
“L’Italia – ha aggiunto Tajani – sta già collaborando con diversi Paesi del continente” sia sul fronte dello sviluppo economico che su quello della stabilità e della sicurezza, rafforzando le relazioni politiche e diplomatiche. “Questo dialogo non può essere episodico ma deve essere parte di una strategia e di azioni portate avanti giorno per giorno”.
