L’Africa scende in guerra contro i sacchetti di plastica

di Enrico Casale
Sacchetti di plastica

sacchetti di plasticaDa qualche anno, in Africa si sta combattendo una guerra silenziosa di cui nessuno parla. Una guerra che non farà morti e non procurerà sofferenze. Anzi, se sarà vinta, potrebbe salvare vite umane, tutelare la fauna e preservare l’ambiente. È la guerra ai sacchetti di plastica. Chi, almeno una volta, ha viaggiato nel continente sa che stiamo parlando di una vera e propria piaga. Si trovano sacchetti di plastica ovunque: a terra, sugli alberi (portati dal vento), nei corsi d’acqua. Con danni incalcolabili.

In tutto il mondo, un trilione di sacchetti di plastica monouso sono utilizzati ogni anno, quasi 2 milioni al minuto. La quantità di energia necessaria per fare 12 sacchetti di plastica potrebbe guidare una macchina per un miglio. I governi cittadini, statali e nazionali di tutto il mondo stanno cercando di limitare lo smaltimento e l’abbandono della plastica con divieti e tasse. La più antica tassa esistente sul sacchetto di plastica è in Danimarca, dove fu approvata nel 1993. I danesi usano pochissimi sacchetti di plastica, leggeri e monouso: circa 4 a persona ogni anno.

In Africa non esistono statistiche ufficiali sull’uso delle borse di plastica. Ma le città e le campagne ne sono invasi. È da qui che è iniziata un’offensiva contro queste borse. Il Ruanda e l’Eritrea hanno completamente abolito i sacchetti, così come il Somaliland, la regione settentrionale della Somalia che è di fatto autonoma, la Costa d’Avorio e la Mauritania. Il Sudafrica, l’Uganda e il Kenya dispongono di regole in merito allo spessore e anche l’Etiopia, il Ghana, il Lesotho e la Tanzania stanno considerando di implementare misure simili.

È di ieri la notizia che anche il Senegal ha vietato per legge l’importazione, la vendita e l’uso di sacchetti di plastica «usa e getta». Le nuove norme, approvate in settimana, prevedono per i contravventori una multa fino all’equivalente di 30mila euro e sei mesi di carcere. Il divieto non riguarderà i sacchetti di spessore maggiore, più adatti al riutilizzo, d’ora in poi necessariamente a pagamento.
I primi passi quindi sono stati mossi. A quando un’Africa finalmente libera dai sacchetti di plastica?

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