Lamu, perla swahili

di claudia
lamu

a cura di Marco Trovato

Alla scoperta di Lamu, remota località sulla costa settentrionale del Kenya, immersa in un’atmosfera medievale ricca di storia e di fascino. Antica città swahili sulla costa del Kenya, è un angolo di Africa che sembra appartenere a un’altra epoca e a un’altra dimensione: un mondo a parte, dove ogni angolo sembra sussurrare storie di viaggiatori e marinai, di antiche rotte e di incontri tra culture

Situata lungo la costa settentrionale del Paese, lambita dalle acque cristalline dell’Oceano Indiano, Lamu custodisce un patrimonio straordinario di cultura swahili, bellezze naturali e tradizioni intatte nonostante il passare dei secoli. L’isola seduce con il suo ritmo di vita pacato e l’assenza di automobili, sostituite dagli asini, i veri protagonisti delle stradine assolate. Parte dell’omonimo arcipelago, questo luogo incantato unisce storia, natura e cultura in un equilibrio unico. Visitare Lamu significa non solo immergersi nelle sue acque turchesi, ideali per lo snorkeling, ma anche respirare l’atmosfera di una comunità che vive ancora in armonia con la sua eredità culturale. Qui, ogni tramonto sulle dune, ogni passeggiata tra i vicoli antichi e ogni uscita in dhow tra le mangrovie diventa un’esperienza indimenticabile.
Lontana dai grandi resort, Lamu è molto più di una destinazione turistica: è un viaggio attraverso il tempo e la cultura swahili, alla scoperta di un Kenya diverso, dove il tempo scorre lentamente, sospeso tra passato e presente, che offre un’esperienza unica a chi ha il privilegio di esplorarla. Per raggiungerla, è necessario un volo per Mombasa o Nairobi, da cui si può prendere un volo interno per l’aeroporto di Lamu, situato sull’isola di Manda. È consigliabile partire tra novembre e marzo, quando il clima è più secco e le temperature sono miti, affidandosi a un tour operator di esperienza e affidabilità, come African Explorer, che opera in Kenya da più di trent’anni. Raccomandiamo inoltre di verificare sempre le condizioni di sicurezza nella regione, come per ogni altra destinazione, consultato preventivamente il sito Viaggiare Sicuri.

Anima swahili

Lamu è molto più di una semplice meta turistica: è una finestra sulla storia e la cultura swahili, un racconto vivente che si dipana tra le sue mura in corallo e i suoi vicoli tortuosi. Fondata nel XIV secolo come punto di scambio sulla rotta commerciale tra Arabia e Africa orientale, è una delle più antiche città swahili ancora abitate. Un tempo città-stato indipendente, governata da un sultano, prosperò grazie al commercio di avorio, tartarughe, gusci e schiavi. Questa ricca storia è ancora visibile nel cuore storico dell’abitato, Lamu Old Town, dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco, dove le case in pietra corallina dalle eleganti porte intagliate testimoniano la grandezza di un’epoca passata. La città si sviluppa in un labirinto di vicoli stretti e sinuosi, ornati da edifici in corallo con porte in legno intagliato e finestre a graticcio, attraverso cui le donne possono osservare la vita senza essere viste.

Ogni dettaglio racconta la storia degli scambi culturali e commerciali che hanno segnato quest’area, e l’artigianato locale, dai tessuti agli oggetti in legno intagliato, rappresenta ancora una forma viva di espressione artistica. La popolazione, fiera e orgogliosa delle sue radici, è riuscita a preservare la propria identità. Qui non ci sono strade asfaltate e i trasporti si svolgono a dorso d’asino o in barca. Camminare per le stradine di Lamu è fare un salto indietro nel tempo, tra donne avvolte in vestiti tradizionali e uomini che indossano caffettani bianchi. La città è attraversata da un’atmosfera di calma e spiritualità, che si riflette nelle numerose moschee, aperte ai visitatori interessati ad approfondire l’eredità islamica dell’isola.

Festival culturali e gastronomici

Per chi voglia immergersi nella cultura swahili, il Lamu Cultural Festival è un appuntamento imperdibile. Questo evento annuale, solitamente a fine novembre, celebra le tradizioni afro-islamiche di Lamu attraverso un ricco programma di arte, danza, musica, poesia e competizioni, offrendo uno spaccato delle tradizioni locali. Durante il festival, l’isola si riempie di colori e suoni, con la partecipazione entusiasta della comunità locale e dei visitatori. Il clou sono le regate di dhow, antiche imbarcazioni a vela che gareggiano lungo la costa di Lamu, offrendo uno spettacolo unico che richiama il fascino degli antichi mercanti swahili, un tempo protagonisti delle rotte dell’Oceano Indiano. Tra gli eventi più attesi, anche la famosa corsa degli asini, simboli viventi dell’isola che, in assenza di veicoli, rappresentano il principale mezzo di trasporto. Oltre ai giochi tradizionali, il festival offre un’occasione unica per apprezzare la ricchezza culinaria locale. Tra concorsi gastronomici, chioschi gourmet e fiere di prodotti tipici, l’evento coinvolge anche le abitazioni private, che aprono le loro porte per proporre specialità della tradizione arabo-africana: samosa, chapati, mandaazi, torte di riso al cocco e altre prelibatezze a base di pesce speziato e frutti esotici (per maggiori informazioni: lamutourismassociation.com).

Costellazione di meraviglie

A pochi chilometri da Lamu Town si trova Shela Beach, con la sua sabbia bianca e fine e un’atmosfera tranquilla, luogo ideale per rilassarsi e ammirare il mare. Da qui partono le escursioni in dhow, che permettono di esplorare le isole vicine e le mangrovie, dove le acque calme sono perfette per lo snorkeling e l’osservazione della fauna marina. Lamu è il cuore pulsante di un arcipelago di una serie di isole affascinanti, dove il tempo sembra essersi fermato. Gli spostamenti avvengono in dhow, navigando silenziosamente tra le acque turchesi, lambendo spiagge bianche e deserte.

Guidati dagli abili marinai locali si raggiunge Manda Island, famosa per le rovine di Takwa, un insediamento swahili del XV secolo, avvolto nel mistero. Passeggiando tra i resti delle case e delle moschee, si respira un’atmosfera affascinante che sembra raccontare le vite dei suoi antichi abitanti. Oltre al sito archeologico, Manda offre spiagge appartate e una natura rigogliosa, con mangrovie e foreste costiere popolate da diverse specie di uccelli, ideale per una fuga tranquilla nella natura. Altro approdo imperdibile è Pate, l’isola maggiore dell’arcipelago di Lamu, un luogo che trasuda storia: ha visto insediamenti fin dal VII secolo, e i suoi legami con la cultura araba si riflettono nell’architettura e nelle tradizioni locali. Camminare per Pate è come attraversare i secoli della storia swahili, tra antiche moschee e abitazioni scolpite in corallo. I ritmi di vita sono lenti, scanditi dalla pesca e dall’artigianato locale, e offrono la visione di una comunità che vive in sintonia con la natura. Chi ha tempo disponibile può spingersi fino a Kiwayu, la più remota e selvaggia isola dell’arcipelago (c’è solo un piccolo villaggio e poche strutture ricettive), circondata da spiagge dorate, barriere coralline, praterie di alghe e mangrovie, rifugio per tartarughe e dugonghi.

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