di Claudia Volonterio
Due milioni e mezzo, questo il numero di persone che popola lo slum di Kibera, situato nella periferia di Nairobi, una delle baraccopoli più grandi del Kenya e di tutta l’Africa. Baracche di lamiera, grandi pochi metri quadri e senza acqua corrente o elettricità compongono questo spazio difficile e apparentemente cupo. Tra miriadi di volti e storie emerge, come una luce colorata, quella del ventiseienne Stephen Okoth che ha deciso di dedicare la sua vita a un solo obiettivo: comunicare attraverso servizi di moda vintage la realtà di Kibera, che non è solo povertà e disperazione.
Fotografo, regista, stilista e modello, Stephen Okoth, nato a Kibera ventisei anni fa, è una vera celebrità per la sua comunità del popoloso slum alle porte di Nairobi. Accompagnato dai suoi vestiti colorati e decorati lo si può incontrare e notare facilmente per le strade della baraccopoli, dove il giovane passeggia con un solo obiettivo: comunicare attraverso i suoi servizi di moda vintage la realtà variegata e ricca di sfaccettature di Kibera.
Il giovane è noto a Kibera come “Ondivow”, che significa “in movimento”. Osservandolo mentre passeggia, intento a scrutare con interesse i negozi e gli articoli venduti sul ciglio delle strade, si può intuire facilmente il motivo di tale soprannome.
Un cappello rosso lo contraddistingue, ma tantissimi colori inondano il suo outfit e la sua esistenza. Stephen impegna la sua vita nel tentativo di ribaltare l’immagine che lo slum ha assunto, quella di un luogo grigio e cupo. “Vengo da un luogo che molti hanno dipinto come un focolaio di malattie, disperazione e disordine”, racconta il giovane alla CNN. “Ma la maggior parte di queste storie su Kibera non riflette la realtà della vita qui. Nonostante la dura realtà della vita quotidiana, ci sono momenti di gioia e felicità. La mia missione è portare luce e gioia a Kibera e da Kibera al mondo”.
Per i suoi servizi di moda e per esprimere la sua personalità Stephen sceglie i capi dai mercati locali, con i venditori ha ormai tessuto un rapporto amichevole e di fiducia. I colori, secondo il giovane, riflettono quello dello spazio circostante. Di certo, Stephen non passa inosservato, ha l’eleganza e la personalità di un vero dandy. “Se i colori dei miei outfit fanno girare la testa – prosegue – so di aver fatto la scelta giusta”.