di Tommaso Meo
Appena dopo le elezioni politiche vinte da Fratelli d’Italia, in un momento di alta apprensione per il futuro dei diritti della comunità Lgbtqi+ nostrana, è arrivato in Italia a portare la sua esperienza di persona non binaria Sam Ndlovu, attivista zimbabwese, oltre che poeta e musicista hip hop. Ndlovu, il primo weekend di ottobre, grazie all’Ong Cospe con cui collabora, ha partecipato a un evento sull’attivismo queer in Africa all’interno del Festival della rivista Internazionale a Ferrara. Da domani sarà al Terra di Tutti Film Festival a Bologna.
Ndlovu, 38 anni, è direttore esecutivo del Treat (Trans research education advocacy and training) e vicepresidente del Southern african trans forum, un’organizzazione che lotta contro le ingiustizie e le discriminazioni subite dalle persone trans e di genere non binario in vari paesi dell’Africa australe. Il Treat, insieme a Cospe, promuove Out&Proud, un progetto co-finanziato dall’Unione Europea, che propone diverse attività per rafforzare le capacità e offrire opportunità alle persone Lgbtqi+ e alle loro organizzazioni in Malawi, Eswatini e Zimbabwe di difendere e promuovere i loro diritti.
Con Rivista Africa l’attivista si è aperto, raccontando la sua difficile esperienza di ragazzo trans in Africa. “È stato un lungo viaggio e non è stato facile per molte ragioni”, ha detto. Dopo un arresto e numerosi episodi di discriminazione che segnano la sua adolescenza, diventa popolare con la sua musica e poi con la poesia “per dare voce alla mia vera persona”
Sam ha sfidato l’isolamento della famiglia, della comunità e di alcuni amici fin da giovane e solo all’università si iscrive alla prima organizzazione e promuove la partecipazione degli studenti di legge a reti delle comunità queer.
“Anche i tuoi sogni sono limitati a causa di quello che sei. Per questo a volte devi creare il tuo spazio da solo” racconta. Lui è riuscito a farlo e ora lotta contro le discriminazioni e l’esclusione dalla società delle persone come lui. Per portare avanti la sua battaglia ha dovuto sacrificare la sua musica e talvolta gli affetti, ma non rimpiange nulla. Che cosa direbbe a una giovane persona trans che sta crescendo in Zimbabwe adesso? “Che chiunque ha il potere di cambiare e migliorare le cose. Per questo dobbiamo avere tutti il coraggio di sognare il più in grande possibile”.