Cinque nazionali africane scenderanno in campo in Brasile per accarezzare il sogno di una vittoria storica. Ecco i giocatori da tenere d’occhio
di Pierre Yambuya
Dal Golfo di Guinea salpano le speranze dell’Africa del pallone: quella che un tempo veniva chiamata Costa degli Schiavi – dai suoi porti partivano le navi negriere dirette in America – è diventata una fucina di fuoriclasse del calcio. A confermarlo è il fatto che in quella regione si trovano quattro delle cinque nazioni del continente che si sono qualificate alla fase finale dei Mondiali di calcio: Costa d’Avorio, Ghana, Camerun e Nigeria (la quinta è l’Algeria).
Obiettivo semifinale
Nessuna delle nazionali africane in corsa alla più importante competizione calcistica, che si disputerà dal 12 giugno al 13 luglio, crede davvero di potere alzare la Coppa del Mondo. Il divario tecnico e tattico con le squadre europee e sudamericane appare ancora eccessivo. Ma se i bookmaker puntano tutto sul trionfo finale del Paese ospitante, il Brasile – con qualche chance di vittoria concessa a Spagna, Germania e Italia -, i giocatori africani non hanno certo l’intenzione di fare i turisti a Copacabana e faranno di tutto per centrare dei risultati storici: conquistando, per esempio, la prima semifinale della storia. E giunti a quel punto, si sa, può accadere di tutto…
CAMERUN
Per il Camerun sarà la settima partecipazione ai Mondiali, dal 1982 a questa parte: un record assoluto per il calcio africano. Ma la qualificazione a Brasile 2014 è stata più difficile del previsto. Segno che i Leoni Indomabili allenati dal tedesco Volker Finke sono un po’ in affanno: problemi di età e di qualità. Il sorteggio dell’urna non è stato benevolo: è toccato un girone di ferro guidato dal Brasile. Ma il Camerun ha sempre lasciato il segno al Campionato del Mondo, vincendo contro ogni pronostico partite che sembravano impossibili.
Soprannomi: I Leoni Indomabili
Miglior piazzamento: Nel 1990 è stata la prima squadra africana a raggiungere i quarti di finale di Coppa del Mondo, eguagliata poi dal Senegal del 2002 e dal Ghana nel 2010.
Avversari: Brasile, Croazia e Messico (girone E)
Top-Player: Samuel Eto’o, eroe nazionale, capocannoniere di sempre (55 goal), ex campionissimo di Inter e Barcellona, il trentaduenne leader della squadra, infaticabile lottatore, è stato decisivo coi suoi goal per conquistare la fase finale dei Mondiali. Farà sentire ancora i suoi artigli.
GHANA
Durante la fase di qualificazione è stata la nazionale africana che ha maggiormente colpito gli osservatori (impressionante il 6-1 rifilato all’Egitto). Merito dei tanti campioni guidati dal coach Kwesi Appiah, che non a caso militano nei più importanti campionati di calcio europei: Kevin-Prince Boateng, Johan Boye, Jonathan Mensah, i veterani Michael Essien e Sulley Muntari, le giovani promesse Jeremiah Akaminko e Rashid Sumaila. Riuscirà la corazzata ghanese a battere nel girone eliminatorio le favorite Germania e Portogallo?
Soprannomi: Le Stelle Nere
Avversari: Germania, Portogallo, Stati Uniti (girone G)
Top-Player: Asamoah Gyan, 29 anni, capocannoniere con 39 reti, protagonista nella fase eliminatoria, l’attaccante dell’Al-Ain (Emirati Arabi) si è già reso protagonista nella Coppa del Mondo 2010 in Sudafrica segnando 3 goal, e sbagliando il rigore contro l’Uruguay, che avrebbe potuto portare il Ghana alle semifinali.
Miglior piazzamento: Nel 2010 ha raggiunto i quarti di finale, sfiorando l’impresa della semifinale. Il Ghana è stata la prima squadra africana a salire su un podio olimpico (nel 1992 a Barcellona si è aggiudicata la medaglia di bronzo).
ALGERIA
La qualificazione a Brasile 2014 (la terza ai Mondiali della sua storia) è già un traguardo inatteso, vista la modestia della formazione titolare, ma il buon esito dell’urna che ha deciso i gironi eliminatori potrebbe rinvigorire gli atleti algerini guidati dall’ex giocatore iugoslavo Vahid Halilhodžić. Anche se sono lontani i tempi della sua ultima vittoria prestigiosa, la conquista della Coppa d’Africa nel 1990, la nazionale può contare sull’esperienza di validi veterani, come Madjid Bougherra e Sofiane Feghouli, affiancata alla potenza fisica dei suoi giovani innesti.
Soprannome: Volpi del deserto
Avversari: Belgio, Russia e Corea (girone H)
Top-Player: El Arbi Hillel Soudani, 27 anni, attaccante della Dinamo Zagabria, si è fatto notare nella fase di qualificazione dei Mondiali con goal decisivi che lo hanno fatto diventare una star nazionale.
Miglior piazzamento: La nazionale algerina si è qualificata tre volte alla fase finale dei Mondiali: 1982, 1986 e 2010. È sempre uscita al primo turno. In Spagna, nel 1982, riuscì nell’impresa di battere 2-1 la Germania Occidentale (che sarebbe diventata poi finalista con l’Italia).
NIGERIA
Dopo aver conquistato (per la terza volta) la Coppa d’Africa nel 2013, la nazionale nigeriana vuole stupire il mondo, come già accadde nel 1996 quando vinse l’oro olimpico ad Atlanta (prima squadra africana a centrare l’obiettivo). Il girone eliminatorio è alla sua portata. L’allenatore Stephen Keshi ha rifondato la formazione, mettendo fuori dal campo le starlette capricciose, puntando sullo spirito di squadra e dando maggiore spazio alle nuove leve. I risultati gli stanno dando ragione e i tre giovani talenti che costituiscono l’ossatura della squadra (l’attaccante Emmanuel Emenike, il portiere Vincent Enyeama e il centrocampista del Chelsea Mikel John Obi) stanno ripagando la fiducia concessa con prestazioni di altissimo livello.
Soprannome: Super Aquile
Avversari: Argentina, Bosnia, Iran (girone F)
Top-Player: Emmanuel Eminike, 27 anni, centravanti di razza, gioca nel campionato tedesco con la maglia del Fenerbahçe. Dopo essersi aggiudicato il titolo di capocannoniere all’ultima Coppa d’Africa, ha continuano a segnare permettendo alla Nigeria di conquistarsi il ticket per il Brasile.
Miglior piazzamento: La Nigeria si è qualificata quattro volte ai Mondiali: nel 1994 e 1998 è uscita al primo turno, nel 2002 e 2010 è stata eliminata al secondo turno.
COSTA D’AVORIO
Anche se le stella Didier Drogba (il più grande bomber di sempre della nazionale, con 63 goal), ormai 36enne, non brilla più come un tempo, la Costa d’Avorio è senza ombra di dubbio la squadra africana più attrezzata per raggiungere lo storico traguardo delle semifinali del Mondiale. Ma le previsioni storicamente non funzionano con questa nazionale, che già in passato ha visto sfumare i sogni di gloria a un passo dal traguardo. Rigori sbagliati, clamorosi errori sottoporta, goal subiti a una manciata di secondi dal fischio finale: la storia della nazionale ivoriana è costellata di dolorosi passi falsi. Riuscirà il Ct francese Sabri Lamouchi a far mantenere la giusta concentrazione ai suoi campioni? In campo scenderanno nomi di grande qualità: Yaya e Kolo Touré, Arhur Booka, Didier Zokora, Boubacar Barry, Sol Bamba, Cheick Tioté e l’attaccate romanista Gervais Lombe Yao Kouassi, meglio noto come Gervinho. Il girone del primo turno è abbordabile. I piedi buoni non mancano, sarà soprattutto una questione di testa.
Soprannomi: Gli Elefanti
Avversari: Colombia, Grecia, Giappone (girone C)
Top-Player: Yaya Touré, 21 anni, centrocampista del Manchester City (da non confondere col fratello Kolo Touré, difensore del Liverpool), per tre volte eletto calciatore africano dell’anno, viene considerato il “Pirlo d’Africa” per la sua straordinaria capacità di visione di gioco. Non a caso è il quarto giocatore più pagato in Europa dopo Eto’o, Messi e Ibrahimovic: 11 milioni di euro l’anno… In Brasile può dimostrare se davvero vale tanto.
Miglior piazzamento: Nel 2006 e nel 2010 la nazionale ivoriana è uscita al primo turno dei Mondiali.