Le artiste africane riscrivono la storia

di claudia
Julie Mehretu

Il timone del mercato dell’arte contemporanea africana è guidato dalle donne. Secondo un recente studio condotto dalla società di ricerca ArtTactic, nel 2024, le cinque vendite più costose di opere d’arte africana sono state realizzate da artiste donne. Un’inversione di rotta importante. In testa troviamo l’artista di origini etiopi Julie Mehretu con la vendita della sua opera “Mumbaphilia (J.E.) battuta da Christie’s per 5,8 milioni di dollari. Mehretu (nella foto di apertura) è nata in Etiopia e si è trasferita negli Stati uniti nel 1977, diventando uno dei nomi più importanti nel mondo dell’arte africana contemporanea.

Oltre alle vendite stellari, c’è stato anche un incremento della domanda di opere realizzate da artiste africane, tra cui spicca la sudafricana Esther Mahlangu. Ottantotto primavere, una carriera prolifica che l’ha portata ad essere un’artista conclamata a livello internazionale: la sua opere è stata esposta di recente per la prima volta alla sessantesima Biennale d’arte di Venezia. Geometrie, colori, simboli, motivi ispirati alla cultura Ndebele sono al centro della sua produzione.

Esther Mahlangu

Già da qualche tempo, riporta il Guardian, c’erano stati segnali evidenti che un cambiamento di rotta nel mercato dell’arte stava avvenendo. “Le artiste nere in Africa non sono più ai margini: sono al centro del dibattito”, ha sottolineato Endundo Ferreira, fondatrice della piattaforma digitale Pavillon 54. Ai nomi sopracitati Ferrera ricorda le ormai celebri sia nel continente che a livello internazionale Zanele Muholi (Sudafrica), Peju Alatise (Nigeria), Thenjiwe Niki Nkosi (Sudafrica).

Secondo il l’artista Dewar, uno dei motivi principali del successo dell’arte africana femminile è stato l’inserimento delle opere di artiste africane nelle grandi aste di arte contemporanea, anziché solo in vendite specializzate di arte africana. Un superamento della specializzazione che ha favorito uno sguardo più ampio e internazionale. “Dal 2015, il numero di opere di artiste vendute all’asta è aumentato del 130%. È un incremento enorme”, ha sottolineato.

Zanele Muholi, Bhekezakhe, Parktown, Johannesburg, 2016; da Zanele Muholi: Somnyama Ngonyama, Hail the Dark Lioness

Ma la strada per le artiste donne africane e afridiscendenti non è ancora libera di ostacoli, sottolinea Ferreira. Nonostante i netti miglioramenti con la raggiunta parità delle vendite in un mercato dominato dagli uomini, le donne devono ancora superare del tutto gli stessi ostacoli che le hanno relegate ai margini per tanto tempo: scarsa rappresentanza nelle gallerie, difficoltà di accesso ai mercati internazionali e il peso gli stereotipi che per secoli hanno fatto sì che il loro lavoro fosse sottovalutato.

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