Le biblioteche mobili che portano i libri nelle aree remote del continente

di claudia

Se non ci sono le biblioteche, o non sono raggiungibili, che sia tramite un bus o un asino, sono i libri che arrivano direttamente ai lettori. Succede in alcune zone dell’Africa come Nigeria e Zimbabwe, dove hanno preso corpo negli ultimi anni dei progetti di librerie mobili per consentire, soprattutto ai più piccoli di imparare e di non perdersi il piacere della lettura.

Leggere è un diritto e un piacere universale. Non sempre però i libri sono raggiungibili o accessibili, specialmente nelle aree rurali del continente, dove non ci sono biblioteche o l’unica presente è troppo lontana da raggiungere. Per superare questo problema realtà come iRead in Nigeria e progetti come Libraries and Resources Development Program in Zimbabwe stanno facendo la differenza, specialmente per i libri dell’infanzia.

Funmi Ilori ha creato iRead, un progetto di biblioteca mobile, a partire da un presupposto: ha sempre sentito che la sua vocazione fosse quella di rendere accessibili e portare direttamente libri ai bambini nello stato nigeriano di Lagos. E’ partito senza mezzi, portando direttamente i libri nelle case con l’aiuto dei cestini. Poi il progetto è cresciuto e oggi la mobilità è garantita da quattro autobus che effettuano 44 fermate ogni settimana nelle scuole e nei centri comunitari nello stato di Lagos. Migliaia di bambini hanno visitato i bus e potuto portare a casa storie da leggere, direttamente dalla più grande biblioteca mobile del Paese, riporta Aljazeera.

Ogni bambino che visita iRead ha un’ampia scelta che conta più di 13.000 libri. Lo stimolo alla lettura è incrementato anche con la possibilità di scrivere delle recensioni dei libri presi in prestito.

“Le biblioteche sono uno degli spazi più importanti per ogni comunità”, afferma Ilori. “Ho notato un enorme divario in Nigeria perché, anche se esistono le biblioteche pubbliche, sono scarse e i bambini non sono in grado di viaggiare abbastanza lontano per godersi gli spazi delle biblioteche pubbliche”. L’obiettivo dei prossimi anni è quello di espandere sempre di più il progetto e raggiungere sempre più comunità e centri della Nigeria.

Spostandoci in Zimbabwe, l’accesso ai libri in alcune zone rurali è invece garantito dagli asini, che si fanno portatori di sapere. A Tsholotsho, un distretto prevalentemente agricolo dello Zimbabwe, questi animali sono un bene prezioso per il trasporto di merci pesanti, ma non solo. Gli asini vengono anche utilizzati come biblioteche mobili, in un progetto educativo del programma no-profit Rural Libraries and Resources Development Program (RLRDP).

Squadre di quattro asini tirano carri appositamente progettati per trasportare i libri. Un passaggio ecologico ed economico, migliore delle biciclette perché i carri riescono a contenere più libri. Questo tipo di biblioteche mobili alimentate da asini è un modello di cui l’organizzazione Rural Libraries and Resources Development Program si dice fondatrice dal 1995. Un modello che da allora si è diffuso in Etiopia e Tanzania.

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