In Somalia si sta registrando un incremento del settore dell’edilizia. Un fenomeno che, secondo Afp, sarebbe da attribuire a un miglioramento della sicurezza. A capo dei cantieri e dei progetti cominciano a farsi strada sempre più donne ingegnere, sfidando pregiudizi e ingiustizie ancora attuali, come ottenere una retribuzione più bassa rispetto ai colleghi uomini.
Le donne somale si fanno strada nel settore dell’ingegneria civile. L’agenzia Afp ne ha intervistate alcune, mettendo a nudo storie di donne che vanno oltre la norma sociale del Paese, che non vede di buon occhio le donne ingegnere, ritenendola una professione maschile. Una di loro è Fathi Mohamed Abdi, 23 anni, ingegnere a Mogadiscio, capitale della Somalia. Quest’ultima racconta di essere la prima della famiglia ad abbracciare questa professione e che i suoi l’hanno accettato e ne sono felici. Le posizioni lavorative ci sono grazie agli investimenti governativi. Hassan Mohamed Jimale, vicesindaco incaricato degli affari pubblici di Mogadiscio, assicura che le autorità stesse sperano di vedere più donne sul mercato del lavoro: “Come amministrazione regionale, incoraggiamo le donne ingegnere. Il dipartimento di urbanistica (assume) donne ingegnere”.
Questa ondata di “entusiasmo” non nasconde però i pregiudizi che coinvolgono le donne impiegate in un lavoro tipicamente associato agli uomini in Somalia.
“La retorica e la cattiva opinione che la gente ha di noi donne ingegnere è ciò che mi delude di più. Gli uomini continuano a dirci che questo lavoro non è per le donne”, commenta ad Afp una delle intervistate, Iftin Mohamed, 26 anni. “I lavoratori sono insubordinati quando sono supervisionati da donne ingegnere, pensano che siamo deboli rispetto agli uomini”, aggiunge. Sottolinea poi che gli stipendi non sono uguali: “Le donne sono pagate meno degli uomini nella maggior parte dei casi, soprattutto nelle aziende private”. Un sessismo sempre più in crisi dalla realtà dei fatti che vede diverse donne aprirsi alla professione: “Recentemente ho fatto parte di un corso di formazione di gruppo e con mia sorpresa c’erano più di 100 ragazze provenienti da diverse istituzioni e tutte si erano arruolate per studiare ingegneria civile”, ha detto. “Prima era raro, ma ora le cose sono cambiate, ha sottolineato ad Afp Faduma Mohamed Ali.