A Khartoum, in Sudan, l’archeologia è sempre più “una questione” al femminile. Secondo Voice of Africa, le donne saranno ben presto le leader di questo settore, a giudicare dal boom di iscritte alla facoltà della capitale, sempre più in crescita: ad oggi oltre il 90% dei suoi studenti sono donne. Il Paese è un vero e proprio scrigno di storia, ricchezze e tesori archeologici da valorizzare. Secondo l’emittente ci sono più piramidi in Sudan che in Egitto.
“In Sudan molte persone non sono consapevoli dell’importanza dell’archeologia e di quanto sia un ambito divertente e interessante da approfondire, anche perché ci permette di sviluppare una visione del mondo”, spiega a VOA Lina Hatem Ahmed, studentessa di archeologia a Khartoum. Qui, presso il dipartimento di archeologia della Harley University, su trenta iscritti ventisette sono donne. Non sempre però la loro scelta viene compresa, anzi. Alcune di loro hanno raccontato di essere vittime di discriminazioni per questo o di aver incontrato diversi pareri discordi di persone che contestano tale scelta come contraria alle tradizioni e alle credenze religiose.