Le forze armate ugandesi lasceranno la Somalia nel 2017

di Enrico Casale
soldato ugandese in somalia
truppe ugandesi dell'amisom

Truppe ugandesi dell’Amisom

L’Uganda ha annunciato che ritirerà le sue truppe della Somalia entro il dicembre 2017. Il generale Katumba Wamala, capo di stato maggiore delle forze armate ugandesi, ha dichiarato che la decisione ormai è stata presa ed è legata alla difficoltà di interagire con l’esercito somalo e gli alleati internazionali nella lotta contro i miliziani jihadisti di al Shabaab. Secondo l’alto ufficiale ugandese, l’esercito somalo avrebbe dovuto già essere in grado di farsi carico della sicurezza nazionale, ma purtroppo non è così. Mogadiscio non è ancora in grado di coordinare le attività tra le forze dell’ordine e ciò sta causando problemi sul terreno. E questo nonostante gli sforzi economici e logistici di Stati Uniti, Regno Unito e Turchia nella formazione di soldati e agenti di polizia somali.

Quello ugandese è il contingente più consistente dell’Amisom (African Union Mission in Somalia, la missione dell’Unione africana in Somalia). Conta infatti 6.200 militari e 201 poliziotti, contro i 5.400 del Burundi, i 4.300 dell’Etiopia, i 3.600 del Kenya (più una cinquantina di poliziotti), i duemila di Gibuti . Alla missione partecipano con contingenti simbolici anche Sierra Leone, Nigeria e Ghana. Dal 2007 a oggi, la missione ha pagato anche un alto tributo di sangue. Non esistono cifre ufficiali, ma si parla di circa tremila caduti, dei quali un migliaio ugandesi.

La più grande critica che viene fatta ad Amisom è di essersi concentrata troppo sulla difesa delle città e di non essere riuscita a strappare le aree rurali della Somalia continentale. Ma anche la corruzione dilagante tra ufficiali e truppa.

Per l’Uganda si tratta del secondo ritiro. Nelle settimane scorse, Kampala ha infatti annunciato che, entro la fine del 2016, farà rientrare in patria le truppe (circa duemila uomini) stanziate in Centrafrica per contrastare il movimento ribelle acholi Lord’s Resistance Army. Anche in questo caso il Governo ugandese ha lamentato un mancato sostegno internazionale alla sua azione sul terreno.

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