Annunciati i vincitori del World Press Photo 2025, il più prestigioso concorso fotogiornalistico mondiale. Ecco le foto dell’anno realizzate in Africa: non solo scatti d’autore, ma frammenti di storie di resilienza, sfide sociali e celebrazione della vita (nell’immagine di apertura, le proteste anti-governative dei giovani kenioti a Nairobi di Luis Tato). Tra i fotografi premiati c’è anche l’italiana Cinzia Canneri con il suo suo toccante reportage che denuncia le violenze subite dalle donne scappate da Eritrea ed Etiopia.
“Tamale Safalu” di Marijn Fidder (foto singola)

Lo scatto ritrae il culturista ugandese Tamale Safalu che si allena davanti alla sua casa a Kampala. Nonostante la perdita di una gamba in un incidente motociclistico nel 2020, Safalu è diventato il primo atleta disabile in Uganda a competere contro atleti normodotati, sfidando i pregiudizi e ispirando molti con la sua determinazione.
“Life Won’t Stop” di Mosab Abushama (foto singola)

Scattata a Omdurman, Sudan, l’immagine mostra uno sposo che posa per un ritratto durante il suo matrimonio mentre intorno la guerra continua. Nonostante la città sia bersaglio di attacchi aerei, la celebrazione rappresenta la perseveranza della vita quotidiana e delle tradizioni anche in tempi di conflitto. L’espressione ferma dell’uomo racconta la forza di chi non si arrende alla violenza.
“Mother Moves, House Approves” di Temiloluwa Johnson (foto singola)

Fotografia di un evento drag underground durante il Pride di Lagos, Nigeria. L’immagine cattura la celebrazione della vincitrice del titolo “madre dell’anno”. Tra applausi e colori, la comunità LGBTQI+ nigeriana si ritaglia un momento di libertà in un Paese che non le lascia spazio.
“The Lake Has Fallen Silent” di Aubin Mukoni (stories)

Il Lago Kivu, tra Ruanda e Repubblica Democratica del Congo, è in pericolo. Le sue acque, un tempo fonte di vita, ora raccontano una crisi fatta di inquinamento, cambiamenti climatici e sfruttamento del gas metano.
“Kenya’s Youth Uprising” di Luis Tato, Agence France-Presse (stories)

La rabbia dei giovani kenioti esplode nelle strade contro le nuove tasse del governo. In una serie di immagini crude e vibranti, il reportage mostra la determinazione di una generazione che non accetta più il silenzio.
“The Elephant Whisperers of Livingstone” di Tommy Trenchard, Panos Pictures, per NPR (stories)

Il reportage racconta il lavoro di un team di volontari a Livingstone, Zambia, che si dedica a mitigare i conflitti tra esseri umani ed elefanti, proteggendo sia le comunità locali che gli animali in un contesto di crescente interazione dovuta alla scarsità di risorse.
“Women’s Bodies as Battlefields” – Cinzia Canneri (progetti lunghi)






Il corpo delle donne eritree e tigrine è diventato un campo di battaglia. Attraverso le voci delle sopravvissute, il progetto documenta violenze e traumi inflitti nei conflitti del Corno d’Africa, raccontando il dolore ma anche la resistenza di chi è sopravvissuto.