L’etiope Ermias Girma taglia per primo il traguardo nella batteria maschile dei 1.500 metri allo Stade de France di Saint-Denis, il 2 agosto 2024: una delle tante vittorie africane alle Olimpiadi di Parigi. – Foto di Jewel Samad/ Afp
Gli atleti africani hanno brillato alle Olimpiadi di Parigi. Hanno conquistato 39 medaglie, il doppio rispetto a Tokyo 2021, soprattutto nell’atletica. Tra i migliori, i keniani (11 medaglie), con Emmanuel Wanyonyi (primo negli 800 metri), Beatrice Chebet (campionessa nei 5.000 e 10.000) e Faith Kipyegon (1.500). Bene anche l’Algeria (oro per la ginnasta Kaylia Nemour e per la pugile Imane Khelif), il Sudafrica (Tatjana Smith si è aggiudicata i 100 metri rana), il Marocco (Soufiane el-Bakkali ha rivinto i 3.000 siepi), l’Uganda (Joshua Cheptegei, primo nei 10.000 metri), l’Etiopia (Tamirat Tola si è aggiudicato la maratona maschile), l’Egitto (Ahmed El-Gendy, campione nel pentathlon), Capo Verde (prima medaglia olimpica nella storia grazie al pugile David de Pina), Botswana (Letsile Tebogo ha vinto l’oro nei 200 metri e ha portato sul podio la staffetta 4×400) e la Tunisia (storico successo nel taekwondo con Firas Katoussi). Molti campioni di origine africana hanno tuttavia gareggiato per nazioni europee e asiatiche.