Le nuove regole per ridurre i livelli di testosterone alti nelle atlete «non sono scientifiche». L’anno scorso, i vertici delle federazione internazionale di atletica hanno deciso che le donne con livelli elevati di nanomoli devono ricevere un trattamento ormonale prima di essere autorizzate a competere. Ma gli esperti, riporta il British Medical Journal, affermano che mancano le prove sugli effetti del testosterone e che la cifra limite è arbitraria.
Sulla legalità di queste regole si deciderà entro la fine di questo mese. Le federazioni di atletica leggera hanno ritardato l’attuazione dei regolamenti dopo che l’atleta sudafricana Caster Semenya ha contestato la legalità delle nuove regole.
Semenya è stata bandita dalle competizioni internazionali per quasi un anno perché aveva i livelli di testosterone superiori al limite consentito per le atlete. I capi dell’atletica mondiale hanno precedentemente dichiarato di voler proteggere la sacralità di una competizione leale e aperta.