Due stelle del calcio africano, l’ivoriano Didier Drogba (nella foto) e il camerunese Geremi Njitap, si sono impegnati in una campagna per mettere in guardia i giovani calciatori africani da impostori che si fanno passare per agenti e vendono false promesse a chi sogna un futuro di successo nel calcio. Una piaga che può essere fermata grazie a consulenze e formazione.
L’iniziativa è condotta in collaborazione con la Fifpro, la Federazione internazionale delle associazioni di calciatori professionisti (Fifpro), l’Organizzazione internazionale dei lavoratori (Ilo) e la fondazione di Drogba.
“Ascoltatemi attentamente – dice Drogba in un video rivolto ai giovani sportivi – Siate molto attenti quando si tratta di dare fiducia a qualcuno. Non vi fidate mai di chi vi chiede soldi (…) Il migliore agente sul quale potete contare è la vostra performance”.
Secondo un sondaggio della Fifpro, condotto su 263 calciatori originari da sette Paesi africani, il 70 per cento degli intervistati è stato contattato da persone che promettevano di farli cambiare squadra. Ma nella maggior parte dei casi (il 56 per cento) non è mai avvenuta la prova di ammissione promessa con il nuovo club, e nel 44 per cento dei casi non è mai avvenuta la firma del contratto sperato. Molto spesso queste esperienze finiscono in situazioni complicate per i giocatori, che si ritrovano bloccati all’estero senza denaro per tornare a casa.
In base al regolamento della Fifa, gli agenti dei calciatori devono obbligatoriamente possedere una licenza Fifa.
Le azioni chiave di questa campagna di sensibilizzazione includono consulenza e formazione per insegnare ai giovani calciatori come trattare con gli agenti in modo etico. I giocatori sono quindi incoraggiati a porre le domande giuste e a negoziare contratti equi. La campagna offre loro anche l’opportunità di accedere a consulenti esperti.