È solo una questione di tempo, ma prima o poi i militari francesi di stanza in Senegal dovranno lasciare il Paese. Lo ha fatto capire il presidente senegalese Bassirou Diomaye Faye in un’intervista al canale televisivo francese France 2 a Dakar.
“In quanto cittadini francesi, come valutereste la nostra presenza militare nel vostro Paese, con carri armati, soldati senegalesi in divisa senegalese?”, ha risposto Faye al giornalista che gli chiedeva se fosse favorevole alla presenza militare francese sul suolo senegalese, materializzata da circa 350 elementi, in diversi siti sparsi nel Paese. “Sul piano storico – ha proseguito il capo di Stato senegalese, al potere da aprile 2024 – la Francia ha schiavizzato, colonizzato ed è rimasta. Invertiamo per un attimo i ruoli, come sarebbe percepita la presenza di un altro esercito, che sia esso russo cinese, o senegalese sul suolo francese?”. Alla domanda esplicita se i militari francesi debbano andare via, Faye ha risposto che non c’è una scadenza, ma che se avverrà, le autorità francesi saranno debitamente avvisate, per prime, e sarà fatto secondo un calendario prestabilito.
Nella stessa intervista Faye ha rivelato che il presidente francese Emmanuel Macron gli ha scritto ammettendo che “la Francia deve riconoscere” che c’è stato un “massacro” nel campo militare di Thiaroye, alla periferia di Dakar, il 1° dicembre 1944. Le forze coloniali hanno aprirono il fuoco sui fucilieri che chiedevano il pagamento dei loro stipendi arretrati. Il bilancio ufficiale dell’esercito di 70 morti è contestato dagli storici, che lo stimano in diverse centinaia le vittime. In questa lettera, il capo dello Stato francese scrive che “la Francia deve riconoscere che quel giorno, lo scontro tra soldati e fucilieri che chiedevano il pagamento della loro intera paga legittima, ha innescato una catena di fatti che hanno portato ad un massacro”. Bassirou Diomaye Faye ha accolto con favore “un passo coerente che dovrebbe aprire la porta alla collaborazione per la manifestazione della verità su questo evento doloroso”.
Il presidente francese ha chiesto di essere informato sullo stato di avanzamento dei lavori del comitato istituito in Senegal per ricostruire i fatti.