L’Egitto cerca il sostegno della Cina per migliorare la gestione delle proprie risorse idriche. Il Cairo teme che la Grande diga del rinascimento in costruzione sul Nilo Azzurro in Etiopia, possa portare a ridurre fortemente i flussi idrici necessari al suo sviluppo. Il Parlamento egiziano ha quindi chiesto al governo di avviare una cooperazione con Pechino per aumentare e conservare i livelli idrici disponibili.
L’Egitto, secondo quanto riporta la stampa locale, guarda con interesse lo sviluppo di impianti di desalinizzazione e di riciclaggio delle acque reflue. Il Cairo sta poi lavorando per creare un piano per gestire il consumo di acqua. L’esperienza maturata dalla Cina in questi settori potrebbe quindi essere importante per l’Egitto. Ahmed al-Awadi, sottosegretario del Comitato parlamentare per la difesa e la sicurezza nazionale dell’Egitto, ha dichiarato in un comunicato stampa che “la Cina ha esperienza in progetti per la gestione delle risorse idriche e condividerà la sua esperienza con l’Egitto alla luce della crisi della Gerd”. Awadi ha affermato che la cooperazione egiziano-cinese non sarà ostacolata dal fatto che aziende cinesi siano coinvolte nella costruzione dello sbarramento sul Nilo Azzurro.