Non a caso viene chiamato la “Svizzera d’Africa”. Con i suoi alpeggi rigogliosi e i laghetti che riflettono i batuffoli delle nuove, il Lesotho è un regno africano sospeso tra le montagne e il cielo. Unica nazione al mondo ad avere l’intero territorio oltre i mille metri di altitudine, è un’enclave del Sudafrica, poco più grande della Sicilia, popolata da circa due milioni di abitanti (i Basotho) che conservano uno stile di vita tradizionale in sintonia con un ambiente aspro e affascinante.
L’unico centro urbanizzato di rilievo è la capitale Maseru, per il resto il paesaggio è dominato dalla catena dei Drakensberg. Qui si trova il monte più alto dell’intera Africa meridionale, il Thabana Ntlenyana (3482 metri), e durante l’inverno la neve cade copiosa su chalet alpini e piste di sci (la località di Afriski vanta impianti all’avanguardia). In estate (le stagioni sono invertite rispetto alle nostre, visto che il Paese si trova nell’emisfero australe) si cammina sulle alture di Semonkong, un altopiano solcato da fiumi e canyon, dove il verde dei prati contrasta con l’azzurro del cielo. Qui si tocca con mano l’ospitalità genuina dei pastori basotho, che malgrado l’aspetto introverso e silenzioso, amano i visitatori (perlomeno quelli non troppo invadenti e rumorosi). Avvolti in pesanti coperte di lana e protetti da ampi cappelli di forma conica, saranno felici di accompagnarvi a dorso di cavallo (sorta di pony docili e resistenti) lungo i sentieri impervi che collegano i villaggi rurali, fino alle spettacolari cascate Maletsunyane. golesotho.co.za
(Marco Trovato)