La Liberia è il Paese più boscoso dell’Africa occidentale, con foreste pluviali che coprono circa i due terzi del suo territorio. Dal 2000, circa il 22% della copertura arborea della nazione è andato perduto a causa della deforestazione. Una recente indagine indipendente sul disboscamento ha rivelato operazioni illegali proprio da parte dell’Agenzia governativa liberiana incaricata di proteggere le foreste.
Un’indagine indipendente sul disboscamento nella foresta pluviale liberiana ha rilevato operazioni illegali “su scala significativa”, con molteplici passi falsi e violazioni della legge da parte dell’Agenzia governativa liberiana incaricata di proteggere le foreste. Lo rivela l’Associated press, che cita un rapporto indipendente completato nel 2020 ma che non è mai stato reso pubblico.
Il report è stato tenuto oscurato nonostante gli appelli degli attivisti a pubblicare i suoi risultati, che includevano una raccomandazione al presidente George Weah di ordinare un’inchiesta speciale su ciò che è andato storto ma Weah, che ha nominato il capo dell’Agenzia forestale, ha ignorato i ripetuti appelli degli ambasciatori dell’Unione Europea, degli Stati Uniti e del Regno Unito ad agire celermente in risposta al rapporto.
La Liberia è il Paese più boscoso dell’Africa occidentale, con foreste pluviali che coprono circa i due terzi del suo territorio. Ospita elefanti della foresta in via di estinzione, ippopotami pigmei e scimpanzé occidentali. Dal 2000, circa il 22% della copertura arborea della nazione è andato perduto a causa della deforestazione, in gran parte a causa della pressione del disboscamento e delle piccole fattorie. Dopo che nel 2018 è stato scoperto il disboscamento illegale di 3 milioni di dollari di latifoglie tropicali nella contea di Grand Bassa da parte di una società chiamata Renaissance Group, il ministero della Giustizia della Liberia ha commissionato un’indagine forense a esperti internazionali. L’indagine includeva il ruolo svolto dall’agenzia forestale della Liberia, l’Autorità per lo sviluppo forestale (Fda).
Gli investigatori hanno evidenziato cinque illegalità da parte della Fda, che è parzialmente finanziata da Stati Uniti, Unione Europea e Regno Unito. Un “grave fallimento” è stata la “tendenza persistente” del suo management a prendere “decisioni illegali nel valutare la gravità dei reati”.