Il Movimento per le festività islamiche in Liberia ha chiesto al Parlamento di dichiarare giorni festivi le ricorrenze musulmane di Eid al-Fitr e Eid al-Adha e ha denunciato una serie di discriminazioni nei confronti dei fedeli di questa religione nel Paese africano. Durante una conferenza stampa tenuta nella capitale Monrovia, il portavoce del gruppo Ayoubah G. Dauda Swaray ha detto che questo riconoscimento sarebbe in linea con l’articolo 14 della Costituzione liberiana, in cui si afferma che tutte le persone hanno diritto alla libertà di pensiero, coscienza e religione. Il continuo rifiuto di concedere alla comunità islamica dei giorni di festa nazionale, ha precisato Swaray, rappresenta una chiara violazione dei diritti fondamentali dei musulmani nel Paese. «Mentre ci sono diverse festività riconosciute e celebrate a livello nazionale in Liberia, vi interesserà sapere che non esiste una sola festività dedicata ai musulmani anche se la Costituzione definisce la nazione uno Stato laico», ha aggiunto il portavoce, «pensando ad altri Paesi dell’Africa occidentale, la consideriamo una chiara violazione del nostro diritto fondamentale alla celebrazione delle festività islamiche». Secondo Swaray, nonostante lo Stato liberiano sia considerato laico, «il Natale, così come le altre festività religiose cristiane, sono considerate feste nazionali».
Il portavoce ha poi denunciato la discriminazione della comunità musulmana nel Paese. «Le persone con nomi musulmani sono state intimidite, molestate, diffamate e maltrattate durante le tornate elettorali e in vari checkpoint in Liberia», ha detto Swaray, secondo cui ad alcune donne musulmane è stato impedito di registrarsi come elettrici perché gli addetti si sono rifiutati di fotografare persone con indosso l’hijab. «I musulmani in generale affrontano severi controlli per acquisire i documenti e acquistare proprietà terriere, cosa che non accade alle nostre controparti non musulmane». Secondo i dati ufficiali, circa il 12% dei liberiani professano la fede islamica.